Le giornate dedicate a Terra Madre Salone del Gusto sono state coronate da turisti, venuti da ogni parte dell'Italia e del mondo ed hanno creato una Torino internazionale, meravigliosa ed attenta ai tantissimi ospiti, che hanno anche visitato le stupende bellezze torinesi.
Il salone Internazionale con tutte le varietà enogastronomiche esposte e la festa creata dai protagonisti del gusto con stand pieni di allegria con degustazioni musica e danze come: Filippine, Arabia Saudita, Giappone, Ucraina.
Anche l'ultimo giorno di lunedì 30 settembre 2024, è stato un grande successo di pubblico che ha avuto ancora voglia di visitare gli innumerevoli stand e di degustare la varietà enogastronomica.
Nell'Area Piemonte, a chiudere le giornate così importanti, nello stand regionale è arrivato il Ministro Francesco Lollobrigida accolto dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e dall'Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi, Paolo Bongioanni. Erano presenti anche il Vicepresidente Elena Chiorino e l'Assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone.
L'Area Piemonte, all'interno di Terra Madre Salone del Gusto, ha rilevato un ottimo bilancio con oltre 4000 visitatori presenti agli appuntamenti e alle degustazioni organizzate nel calendario coordinato dalla Direzione Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte.
Durante la manifestazione, gli eventi proposti dalla Regione sono stati 41 e hanno visto protagonisti oltre 60 prodotti Dop, Igp, Sqn e Pat, abbinati a circa 20 vini doc e docg, oltre al Brachetto d'Acqui, “Vitigno dell'anno 2024” per la Regione Piemonte e 4 birre artigianali del Consorzio BOP (Birra Origine Piemonte).
Il Ministro dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida alla chiusura dell'Area Piemonte ha espresso:
“Il Piemonte è regione leader in Italia per la qualità agroalimentare che ha saputo valorizzare da sempre. Un mio inarrivabile predecessore di quasi due secoli fa, il conte Cavour, si dichiarava 'politico per professione, agricoltore per vocazione'. Da ministro e poi da capo del Governo seppe sviluppare una produzione che garantisse valore e anche sviluppo economico. Ebbe l'intuizione di preservare la qualità e aprire all'innovazione. Dobbiamo imparare da questa lungimiranza per affrontare le sfide che ci attendono. L'Italia deve essere all'avanguardia e pensare che non basta dare cibo a tutti, ma buon cibo a tutti, come anche sottolineato nel corso del confronto avuto al G7 Agricoltura di Siracusa, appena concluso. È necessario investire responsabilmente in un'agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti".
“Si chiude una settimana che ha visto il cibo e il nostro patrimonio agroalimentare al centro del dibattito pubblico. Le parole chiave che hanno accompagnato il G7 di Siracusa sono le stesse di Terra Madre: dobbiamo offrire un prodotto buono, sano, giusto. Nessuno nella filiera di produzione dovrà essere stato sfruttato nella dignità. L'evento Terra Madre Salone del Gusto si è confermato essere il più importante appuntamento internazionale dedicato al mondo del cibo e, ancora una volta, ha acceso i riflettori sulla migliore produzione agroalimentare del mondo - ha sottolineano Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Paolo Bongioanni, Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi -. Siamo orgogliosi di continuare a ospitare questo straordinario appuntamento che ha visto ancora una volta protagonista il nostro territorio con i suoi tanti prodotti di eccellenza enogastronomica. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari è stata anche occasione per riflettere sulle numerose opportunità professionali del comparto, tra i fondamentali della nostra regione, avendo un'attenzione particolare a soluzioni e iniziative pubbliche mirate a rispondere alle problematiche attuali e con l'intento di valorizzare chi opera nel settore agroalimentare”.
Tre i filoni che hanno guidato il programma: la scoperta dei prodotti di qualità certificata, il territorio visto attraverso le Agenzie turistiche locali (ATL) e i Distretti del cibo e gli incontri rivolti soprattutto agli addetti ai lavori. A fare da filo conduttore, l'eccellenza locale, l'importanza di incentivare la filiera corta per permettere ai consumatori di ottenere cibo accessibile e di qualità garantita, i programmi a sostegno dell'agricoltura biologica e le politiche regionali per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 a favore delle aziende e di tutto il settore agroalimentare.
Nei 400 mq dello spazio dedicato alle eccellenze piemontesi, sono inoltre state proposte degustazioni di carne bovina piemontese a cura dei Consorzi Coalvi, “La Granda” e Carni Piemonte, e assaggi guidati nelle aree gestite dall'Associazione dell'Organizzazione dei Produttori Ortofrutticoli del Piemonte e dai rappresentanti del progetto europeo LOST, dedicato alla sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie. L'allestimento floreale è stato a cura dell'Associazione Asproflor Piemonte.
Alcuni aspetti e presentazioni agroalimentari e vitivinicole
A cura di Coalvi: 2960 degustazioni con 9 kg di battuta al coltello, 20 kg di carpaccio di bresaola, 10 kg di wurstel di fassone, 6 kg di salame di fassone, 15 kg di bollito di fassone, 15 kg di brasato di fassone, 15 kg di polpette al pomodoro e 9 kg in agrodolce.
A cura di “La Granda”: 120 degustazioni con 43 kg di carne di razza bovina piemontese suddivisa in paté di bovino, polpette, battuta al coltello e coda stufata.
A cura del Consorzio Carni Piemonte: una decina di degustazioni con 20 kg di battuta al coltello di fassone.
A cura dell'Associazione dell'Organizzazione dei Produttori Ortofrutticoli del Piemonte: 100 litri di succo di mela e 5 kg di nocciole Piemonte Igp.
Nell'ambito del progetto europeo LOST: 500 persone hanno degustato, guidate da maestri assaggiatori ONAF, 80 kg di formaggi Dop, tra cui Murazzano, Ossolano e Roccaverano dal Piemonte, oltre a 5 piccole Dop casearie ospiti provenienti da tutta Italia.
Con la preziosa collaborazione dell'Enoteca Regionale di Acqui Terme sono state offerte in mescita 70 bottiglie di Brachetto d'Acqui per oltre 700 assaggi e servite 4 birre artigianali del consorzio BOP (Birra Origine Piemonte).