Una sessualità consapevole dei rischi connessi alle malattie sessualmente trasmissibili e la prevenzione del contagio sono l’essenza del progetto rivolto ai giovani “Sesso rischi e sicurezza” promosso dall’Arcigay, Comitato Provinciale “Ottavio Mai” di Torino in partenariato con Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), Comitato Regionale del Piemonte.
Al programma – realizzato nell’ambito del bando “Gioventù Esplosiva” con il contributo di Torino 2010 European Youth Capital, Ministero della Gioventù, Città di Torino e Regione Piemonte – partecipano attivamente l’Anpas, Comitato Regionale del Piemonte, l’Ospedale Amedeo di Savoia “Ambulatorio infezioni sessualmente trasmesse”, l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino “Molinette”, l’Osservatorio sulle malattie sessualmente trasmissibili della Regione Piemonte e l’Anep (Associazione nazionale educatori professionali).
Il progetto “Sesso rischi e sicurezza” utilizzerà lo strumento principale della ricerca statistica sui comportamenti a rischio con interviste a un campione casuale di giovani in età compresa tra i 14 e i 30 anni. L’obiettivo è la creazione di un sistema sinergico tra associazioni, operatori sanitari, gestori di spazi di ritrovo, dirigenti scolastici e studenti al fine di sensibilizzare le coscienze sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili, scala del rischio e prevenzione. Quest’ultima può essere attuata solo attraverso l’attenzione di tutti e la ricaduta formativa e informativa sulla situazione attuale e sui piani utili a prevenire i rischi. Inoltre, l’“educazione tra pari” tra i giovani intervistatori, anch’essi al di sotto dei trent’anni, e i ragazzi è essenziale per coinvolgere una popolazione molte volte chiusa al tema, nella quale il rischio di contagio è sottovalutato e i check-up periodici non vengono effettuati fino alla manifestazione della malattia.
«Siamo curiosi di scoprire – ha detto Valerio Brescia, responsabile Salute del Comitato Provinciale Arcigay “Ottavio Mai” di Torino – quanto ne sappiano i giovani di sesso, in un periodo in cui se ne parla tanto, ma spesso male. Inoltre vogliamo favorire l'implementazione di una rete tra enti, strutture e associazioni in ambito prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, anche nell'ottica di tornare a fare educazione sessuale nelle scuole».
Per il presidente di Anpas Piemonte, Luciano Dematteis «l’azione simultanea – che si sviluppa all’interno del programma promosso dall’Arcigay su una sessualità consapevole – di indagine conoscitiva e di intervento diretto è di fondamentale importanza per valorizzare e indirizzare in modo integrato e coordinato gli ulteriori sforzi che le singole realtà sociali stanno attuando a tale proposito sul territorio. Nello specifico per Anpas Piemonte – spiega Dematteis – il progetto in corso di realizzazione, in partenariato con il Centro sevizi volontariato Idea Solidale di Torino e altri attori pubblici e privati, finalizzato alla sensibilizzazione e informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, sull’uso di alcol, fumo e droghe. Tale iniziativa, che saprà certamente fare tesoro di questa importante prima esperienza maturata insieme all’Arcigay, si svolgerà all’interno delle scuole superiori e delle università piemontesi e sarà avviata nei primi mesi del 2011».
Il progetto “Sesso rischi e sicurezza” avanzerà in tre fasi: si partirà da un’inchiesta-sondaggio sulla percezione del rischio alla quale seguiranno la pubblicazione, divulgazione e la discussione dei risultati attraverso un seminario di presentazione dei dati dell’inchiesta e la distribuzione del rapporto contenente gli atti del convegno.
Il seminario si svolgerà a Torino, a dicembre 2010, e sarà soggetto ad accreditamento in Educazione continua in medicina (Ecm) per i professionisti sanitari che ne faranno richiesta.
Infine, sono previste azioni informative e di educazione come il flash mob tematico, evento di piazza a carattere patecipativo e di sensibilizzazione e la visita medica collettiva "TESTiamoci”presso il Centro di prevenzione malattie sessualmente trasmissibili di Torino.
Diversi soggetti collaboreranno all’iniziativa: le associazioni avranno il compito di proporre e realizzare progetti di educazione sessuale e di prevenzione, nello specifico si occuperanno dell’analisi statistica e dell’attività di sensibilizzazione; essenziale il ruolo delle strutture sanitarie cha va dalla diagnosi alla cura delle malattie sessualmente trasmissibili. Le istituzioni e le scuole sono invece chiamate ad agire sulla formazione dei ragazzi anche in ambito dell’educazione sessuale. Mentre i gestori di locali di aggregazione e divertimento porranno l’attenzione sul tema “Sesso, rischi e sicurezza” rapportandosi a quella fascia di giovani che non ha accesso a tale comunicazione attraverso i canali delle associazioni e dell’istruzione scolastica.
L’Arcigay Torino lancia inoltre un appello per la ricerca di volontari al fine di formare nel mese di ottobre un gruppo di persone in grado di trattare le tematiche dell'educazione alla sessualità consapevole in riferimento a ogni orientamento sessuale.
La formazione dei volontari intervistatori sarà svolta con metodi che permetteranno sia l'acquisizione di informazioni scientifiche (lezione frontale) sia la tematizzazione e l'interiorizzazione dei contenuti (focus group), in modo da favorire la creazione di un team di giovani dotati di un buon grado di conoscenza in materia di malattie a trasmissione sessuale, pratiche sessuali sicure e rischiose, metodi per la prevenzione del contagio e tecniche di comunicazione.
Per richieste di partecipazione da parte di enti, associazioni e volontari contattare Valerio Brescia, Comitato Provinciale Arcigay “Ottavio Mai” di Torino, tel. 333-7138813, e-mail salute@arcigaytorino.it, www.arcigaytorino.it.
Arcigay è presente in tutta Italia con 182.764 iscritti e con 8.020 tesserati in Piemonte, nella sua mission l’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, la promozione dell’educazione sessuale, la creazione di centri di assistenza socio-psicologica verso la popolazione lgbt e le attività di promozione alla salute.
L'Anpas, Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato e 8.647 iscritti, nel suo statuto sono evidenziate la promozione e la gestione di iniziative di formazione e informazione sanitaria, oltre alla prevenzione delle malattie e dei fattori di rischio nei vari aspetti sanitari e sociali.
|