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20/06/2024LP
 
«La notte, di luci e di notte» a Casa Lajolo a Piossasco
 
UNA RASSEGNA DI CONCERTI PER IL GIARDINO ILLUMINATO
 
Classica, ma anche kora e Shakuhachi
 


Una rassegna di concerti per inaugurare il giardino illuminato. Si accenderanno per la prima volta venerdì 28 giugno le luci per la valorizzazione del giardino di Casa Lajolo, dimora storica settecentesca di Piossasco. Un sistema di illuminotecnica, realizzato grazie al bando PNRR-Parchi a giardini storici e finanziato dai Fondi Next Generation EU, valorizza ora i punti più suggestivi di questo giardino, organizzato a stanze che offrono scenari sempre nuovi: le luci richiamano l'attenzione sugli alberi secolari, come il cedro e il pino, giocano con muretti e aiuole, invitano a muoversi tra il piazzale in ghiaia con la collezione di agrumi in vasi, il giardino all'italiana delineato da cordonature e sculture in bosso e affiancato da un boschetto all'inglese delimitato da sette Taxus baccata, e poi più in giù, invitano a guardare verso ulivi e alberi da frutto, scorgendol'orto-giardino e il frutteto.



Per inaugurare queste luci, Fondazione Casa Lajolo organizza«La notte, di luci e di note», rassegna ditre serate di musica, in programma venerdì 28 giugno, 26 luglio e 13 settembre: nel biglietto (20 euro), dopo un calice di vino di benvenuto della Cantina L'Autin di Pinerolo,la possibilità di visitare e passeggiare nel giardino illuminato di notte e,poi, di assistere al concerto. Ogni appuntamento farà vivere un angolo diverso del giardino della dimora storica. Il primo sarà ospitato nel suggestivo boschetto di tassi, che crea un palcoscenico naturale. Gli altri due invece, creazioni site-specific per Casa Lajolo, sono itineranti.



Si comincia venerdì28 giugno alle 21,30con “World music”, musica strumentale brasiliana dai colori jazz, insieme a due artisti internazionali, Roberto Taufic e Gilson Silveira, duo di chitarra, percussioni e voce.Il secondo appuntamento sarà venerdì 26 luglio alle 21,30 con i violinisti Gabriele Cervia e Maria Alejandra Peña Ramìrez, per una serata di musica classica.

Ultima data venerdì 13 settembre alle 20,30con “Suoni dal mondo, tra terra e cielo”, insieme a Elena Russo, suonatrice di Kora, arpa tradizionale africana e Fiore De Mattia, maestro di shakuhachi, flauto giapponese.



La nuova illuminazione permetterà di vivere il giardino anche in notturna: questa sarà solo la prima di una serie di iniziative.



UTILITA'

I concerti sono in programma di venerdì: il 28 giugno e 26 luglio alle 21,30, il 13 settembre alle 20,30.


Casa Lajolo è in via San Vito 23 a Piossasco.



Concerto con visita in notturna del giardino illuminato e brindisi di benvenuto con le etichette di Cantina L'Autin: 20 euro. Under 25 pagano 15 euro. Acquistando due biglietti (nella stessa data) il terzo è al 50 per cento. Informazioni e prenotazioni dei concerti: info@casalajolo.it.



IL PROGRAMMA



LA NOTTE, DI LUCI E DI NOTE



Venerdì 28 giugno alle 21,30 “World music”, musica strumentale brasiliana dai colori jazz, insieme a due artisti internazionali:Roberto Taufic e Gilson Silveira, duo di chitarra, percussioni e voce.



Bate Papo

Roberto Taufic e Gilson Silveirahanno alle spalle anni di collaborazionicon artisti internazionali. Sono un duo multicolore, con concerti all'attivo in tutta Italia e fuori,dove chitarra, voci e percussionicreano un viaggiopieno di suggestioni musicali.Il titolo (batepapo) richiama l'attenzione sulla volontà di creare sempre nuove vie di conversazione tra gli strumenti.



ROBERTO TAUFIC

Nato in Honduras nel 1966, di origine palestinese da parte di madre, si trasferiscecon la famiglia in Brasile all'età di cinque anni e comincia a suonareprofessionalmente già a 15 anni. Nel ‘90 si trasferisce in Italia dove continua gli studi e comincia un'intensa attività concertistica. Oltre ad essere un chitarrista di fama internazionale, che si esibisce sia come solista sia in svariati gruppi di musica brasiliana e jazz, dal 1996 ha tenuto molte Masterclass di chitarra jazz e brasiliana in diversi Conservatori in Italia e in Brasile, dal 2021 ha cominciato a insegnare chitarra jazz e brasiliana in alcuni Conservatori, è conosciuto come

arrangiatore di molti album e come autore. Nel 2003 pubblica “Real picture”, suo primo lavoro discografico d'autore. Nel 2009 pubblica in Brasile il DVD live “DoisIrmãos” in duo con il fratello e pianista Eduardo Taufic. Ancora nel 2009, in duo conla cantante italiana Rosa Martirano, apre i concerti di George Benson, Noa e Mira Awad nel sud Italia. Nel 2010 pubblica "Ele & Eu”, suo primo CD di chitarra solo.

Nel 2014 viene pubblicato "Um Brasil Diferente" in duo con il clarinettista Gabriele

Mirabassi e "Atlanticos" in duo con il rinomato chitarrista brasiliano Ricardo Silveira. Nel 2017 viene pubblicato “Core-Coração” di Maria Pia de Vito con la partecipazione di Chico Buarque e gli arrangiamenti curati da Roberto Taufic. Nel 2018 vengono pubblicati “Nítido e obscuro”, disco live con il clarinettista Gabriele Mirabassi, “D'Anima” con il Duo Taufic, “Tudoserá como antes”, prima collaborazione del Duo Taufic con la cantante brasiliana Paula Santoro e “Agreste”con Cristina Renzetti e Gabriele Mirabassi. Ha all'attivo svariati dischi e tournée in giro per il mondo e negli ultimi anni la sua vita si divide fra il Brasile e l'Italia. Negli

anni ha collaborato live o in studio con artisti di varie estrazioni musicali e di diverse provenienze, quali Barbara Casini, Ivan Lins, Guinga, Gabriele Mirabassi,Eduardo Taufic, Maria Pia de Vito, Chico Buarque de Holanda, Rita Marcotulli, Elza Soares, Enrico Rava, Cristina Renzetti, Franco Ambrosetti, Javier Girotto, Stefano DiBattista, Randy Brecker, Fabrizio Bosso, Fulvio Sigurtà, Rosario Bonaccorso,Gianmaria Testa, Eduardo Taufic, Marco Tamburini, Michele Rabbia, Bob Mover,Flavio Boltro, Stefania Tallini, Alfredo Paixão, Peo Alfonsi, Fausto Beccalossi,Miroslav Vitous, Rino Vernizzi, Jaques Morelenbaum e tanti altri.





GILSON SILVEIRA

Nato a Ipoema (Minas Gerais - Brasile). Inizialmente di formazione autodidatta, nel 1983 ha seguito il corso di percussione e teoria alla Scuola di Musica de Minas ( di proprietà di Milton Nascimento) con il maestro Paulo Sergio Santos (UAKTI). Nel 1982/83 ha effettuato ricerche di storia musicale in alcuni stati del Nord e Nord Est del Brasile. Nello stesso anno inizia una collaborazione con alcune compagnie teatrali, che prosegue negli anni successivi. Tra le altre: 'CALABAR' di Chico Buarque di Holanda (tour 1983), 'MAHA CATU' di José Neto Con Grupo Curare (tour 83/84) 'MAHAT SADE' con il gruppo dell UFMG. In Belo Horizonte città di residenza finoal 1985 ha suonato nelle più diverse formazioni e tendenze effettuando concerti con i gruppi Pontaleti, Jacarè Amorim, con cantanti come Titane, Maurizio Tizumba, Marcos Buzana e tanti altri. Ha collaborato con il percussionista Senegalese MamurEliname à e con il chitarrista Gilvan de Oliveira. In Brasile ha inciso com Sandra Reis, Titane, Gilvan de Oliveira, Carl Clives, Oscar Neves, Mauricio Tizumba, Marcelo Diniz e altri. Nel1985 si è trasferito in Europa e in Italia in particolare, dove ha lavorato con i gruppi Tomato, Silvio D'Amico,Samambaia , Celso Machado, Franco Brambati ,Chande (con Walter Calloni, Stefano Cerri, Candelo Cabezas),Brasiliance Trio , Nene Ribeiro, Balem Lopez de Munaim (chitarrista spagnolo), Marcella Bella , Gregorio Lagadari-ensemble, Franco Mussida (PFM), Tullio De Piscopo, Cico Moreno, Mamadi Kaba, DomUmRomão, Rosa Emilia, Antonio Breschi, Ziryab, Carlos 'El Rumbero' (cantante e chit. flamenco), Giobbe Covatta, Francesca Ajmar, Flavio Boltro (jazz), Trelilu, Guido de Leone e Paola Arnesano, Latin Touch, Attilio Zanchi, Sergio Caputo,José Feliciano, Latin Touch (jazz-brasil), Rumpile, Miguel Bosé, Ana Torroja (pop spagnolo), Piero Ponzo, ColonKandya (africamusic), Baticumbando, Marcio Rangel, Beatrice Zanolini, Roberto Taufic, Umberto Petrin, Barbara Raimondi, Guilherme Ribeiro, Moacir Luz, Running Flutes (orchestra di soli Flauti), Alessandra Belloni, Fred Martins, Mel Freire, Luigi Bonafede, Mafalda Minozzi e Paul Ricci, Toninho Horta, Toquinho. In Europa ha inciso con Tomato, Alice, Cico Moreno, Carlos 'El Rumbero', I Bravo, Laura Fedele. Michele Papadia, Pitura Freska,Linea C, MauMau, Andrea Donati e Alda Merini, Massimo Colombo, The greatNaco Orchestra, Jambour, LigiaFrança, Roberto Riva, Giorgio Li Calzi, Latin Touch, Neos-Gianni Bedori/Luigi Bonafede, Banda Ionica, Kaldo Santos, Miguel Bosè Live, KinKoba(T. Nsongan-F.Marchesano), Barbara Raimondi, Ana Torroja Live, Ney Portilho,Luiz Lima(Lola), Rino Vernizi, Piero Ponzo, Giovanna Gattuso, CionnCaslach, Rosa Emilia, DVD didattico (7maestri del ritmo), dvd-UFIP 70th anniversari (artisti vari), Roberto Taufic, Marchio Bossa, Alan Zamboni,Mamadi Kaba, Sergio Fabian Lavia e Maria Isabel Garcia, Stefano Raffaelli-Cimarosa collective, Elisa Amistade,Alberto Cesa, Tony Primo, Marcus Gonzaga, Francesco Bertone, Mestre Baixinho, MEG, Bandao, Tamtando,Renato Daielo, Donati-Casa Brasil, Patricia Lowe, Saverio Tasca, Cristiano Parato, Oba mundo projet, Cristina Meschia, Gloria B. Vega, Bandita, Giovanni Guaccero e choro di rua, Mestre Pelè e capoeira Senzala, SovverSamba, Aldo Mella, Oba mundo project (by Loris Deval), Camila Nava (Lupita), Accordi e disaccordi. e tanti altri.

Fondatore Insieme a Kaldos Santos e ex direttore musicale della Mitoka Samba, prima 'Escola de Samba'italiana con sede a Milano e attualmente direttore del gruppo Comunicato samba (Torino). Ha tenuto stage di percussioni latine in Italia, Brasile e vari paesi d'Europa. Dal 1993 al 2001 è stato endorser della Meinl Percussion(Germania). Dal 2007 di nuovo endorser della Meinl percussion in Italia. E' stato docente di percussioni al Namm, Cpm di Milano e al Cdm (Centro Didattico Musicateatrodanza) di Rovereto (TN). Autore del cd Mala e Cuia (2001), SACI (2008) e del dvd A boy from Ipoema (2009), GILSONARIO (2015), PATCHWORK Beatrice Zanolini/Gilson Silveira (2018).



***



Venerdì 26 luglio alle 21,30 serata di musica classica con i violinisti Gabriele Cervia e Maria Alejandra Peña Ramìrez, violini barocchi.



Previsti sei interventi musicali itineranti, musiche di G.P. Telemann, L. Boccherini, J.F. Mazas.



Nel 1695, il compositore tedesco Georg Muffat pubblica il primo libro del "Florilegium", una raccolta di composizioni. Nella prefazione, rivolgendosi al Re di Passavia al quale l'opera è dedicata, Muffat scrive: «Si come la varietà delle piante e dei fiori è il primo incanto dei giardini, [...] così non stimai convenire d'un solo stile semplice, o d'un'istessa maniera, ma ogni raccolta più erudita dall'ammaestramento di diverse nazioni».

Con questo paragone tra la musica e i giardini di corte, il compositore afferma il suo intento di riunire in un unico testo musicale la contaminazione dei principali codici stilistici europei che andavano affermandosi alle porte del Settecento, in particolare tra le corti francesi e italiane.

La diffusione dei linguaggi estetici musicali del XVIII secolo trova il suo riscontro nella vasta produzione di musica da camera, attraverso i numerosi manoscritti a noi giunti e con i quali i grandi maestri del tempo hanno dedicato pagine di assoluta bellezza. Musica pedagogica, per la danza, per l'estetica formale, per raccontare una storia o anche solo per il gioco. Un'arte di nobili virtù , che proprio come i giardini di corte racchiude tantissime funzioni all'interno di un grande capolavoro estetico.



Così,il programma proposto vuole essere un percorso tra le musiche scritte per duetto di violini, dal racconto dei viaggi di Gulliver attraverso le pagine di Telemann, agli splendidi divertimenti cameristici di stile francese e piemontese di Mazas, ai virtuosismi italiani e spagnoli di Boccherini. Gli strumenti utilizzati sono due copie di strumenti barocchi, con montature storiche e corde in budello animale, al fine di recuperare il suono e la prassi esecutiva dell'epoca.



***



Venerdì 13 settembre alle 20,30 “Suoni dal mondo, tra terra e cielo”, insieme a Elena Russo, suonatrice di Kora, arpa tradizionale africana e Fiore De Mattia, maestro di shakuhachi, flauto giapponese



La Kora con Elena Russo

La kora è uno strumento a corde pizzicate, un'arpa liuto africana tradizionale dell'etnia Mandinka, diffuso in Senegal, Gambia, Guinea e Mali.Viene suonata dai griot (bardi o cantastorie) che in quelle regioni ancora tramandano la cultura orale. Essa è dotata di ventun corde tese tra la cassa di risonanza, fatta con mezza zucca lagenaria cava in cui si apre, lateralmente, la buca, e il manico di legno che l'attraversa; la tavola armonica è costituita da una pelle di mucca o di capra.Tre bacchette di legno, serrate tra la pelle e la zucca, costituiscono una sorta di intelaiatura che aiuta a sostenere il ponticello, appoggiato sulla pelle.

Le corde possono essere di budello o di nylon; l'accordatura, in scala diatonica, è ottenuta per mezzo di anelli o di chiavette, posti sul manico.



Elena Russo

Nata a Torino nel 1980, laureata in biologia all'università di Montpellier, istruttrice di vela ai Glénans. Dopo diversi anni di pianoforte si è dedicata allo studio delle percussioni africane con il maestro Bruno Genero e durante numerosi viaggi in Africa occidentale. In seguito, con Nathalie Cora e Josh Doughty, si è specializzata nell'arpa tradizionale africana, la kora. Attualmente suona in concerti e in rappresentazioni private, accompagna corsi di danza africana e spettacoli teatrali. Costruisce le kore, tiene corsi e conduce laboratori anche nelle scuole.



Il flauto tradizionale giapponese Shakuhachi con Fiore De Mattia



"Il monaco giapponese Kakushin (1207-1298) è colui che introdusse in Giappone, dopo un lungo periodo di soggiorno in Cina, la musica zen per shakuhachi . Da lui prese vita una tradizione di monaci itineranti questuanti, detti komusô, appartenenti alla corrente fuke del buddhismo zen, per i quali l'unico oggetto in possesso era proprio lo shakuhachi. Da questa tradizione emerse Kurosawa Kinko (1710-1771) un monaco fuke che raccolse e trasmise il notevole repertorio per shakuhachi creatosi nei secoli. Il nocciolo di questo repertorio è costituito dai trentasei brani legati alla tradizione zen, esclusivamente per shakuhachi solo, detti honkyoku : ognuno viene attribuito al fondatore di una particolare scuola dello strumento. Gli honkyoku sono caratterizzati da un tempo estremamente lento da un uso molto dilatato dei parametri ritmici ma, soprattutto, da un impiego sapiente, concentrato, raccolto delle infinite possibilità sonore ed espressive dello strumento da parte del solista, che ri/crea ad ogni esecuzione i brani tradizionali.



Il programma prevede brani per flauto shakuhachi tratti dal repertorio originale sacro/meditativo interpretati secondo lo stile della scuola “Hijiri” (Santa Scuola) con sede a Tokyo, fondata e diretta dal Maestro Teruhisa Fukuda.

Il maestro Fiore De Mattia è l'unico rappresentante italiano (insegnante/concertista) della scuola Hijiri di Tokyo.



Fiore De Mattia(1960)

Membro dal 2003 della associazione francese “La VoieDuBambou”, cui scopo è insegnare e diffondere il flauto di bambù giapponese lo Shakuhachi, proprio nel 2003 inizia lo studio con il maestro Daniel Lifermann, fondatore de "La VoieDuBambou". Dal 2006 continua lo studio sotto la guida del maestro TeruhisaFukuda, fondatore della scuola “Hijri” (santa scuola) di Tokyo. Nel 2009 inizia l'attività d'insegnamento in Italia, attraverso lezioni e corsi che organizza e dirige circa ogni tre mesi (primavera-estate-autunno). Nel 2012, inizia l'attività concertistica in Italia e Francia. Nel 2013, consegue il titolo di “Shihan” (maestro), rilasciato dal maestro TeruhisaFukuda e gli viene conferito il nome giapponese di “Sei Chiku” (santo bambù). Nel 2023, nel ventennale della sua attività, consegue il titolo di “Dai Shihan” (gran maestro).

 


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