In risposta agli articoli recentemente apparsi su alcuni giornali, ritengo doverosa questa piccola riflessione a difesa di tutti i dipendenti pubblici che con dignità e coscienza svolgono il loro lavoro. Intanto prima di esprimere considerazioni pubbliche sui giornali occorrerebbe una panoramica più ampia sul resto dell’Europa, dalla quale si evince che l ‘Italia è al 27° posto per quanto riguarda il totale di giorni di ferie /festività pubbliche di cui un dipendente pubblico può godere. Dato che stride assai con le poco lusinghiere affermazioni apparse sui giornali. Ma vi è di più se ci paragoniamo agli altri stati Europei con pari numero di abitanti vediamo che siamo al pari per quanto riguarda l’incidenza del costo del lavoro pubblico sul PIL, ma. Ahimé , fra gli ultimi per quanto riguarda gli stipendi!!!!!Ma i nostri cari politici, si rendono conto che un dipendente pubblico, in media guadagna circa 1.000/1.200 euro netti al mese? Perché ancora una volta, si devono scaricare tutte le colpe su una categoria di lavoratori, che hanno l’unico peccato di essere dipendenti pubblici? E’ possibile che si debba sempre essere screditati, messi alla pubblica gogna, che questa trovata mediatica in virtù della quale tutti i dipendenti pubblici sono fannulloni ed assenteisti non cessa mai? Chi ha scritto l’articolo ha forse pensato che una madre sola, pubblica dipendente con figli a carico non può permettersi di stare a casa malata , nemmeno quando sta veramente male perché non può concedersi il lusso di perdere quei pochi soldi? Le statistiche parlano di minori assenze dal lavoro dal momento in cui vige il Decreto Brunetta: mai provato a pensare che questo non è un successo ma un fallimento dato che tante persone,lavorano anche in malattia per necessità?Principi peraltro contrari alla nostra Costituzione .Perché se vogliamo fare delle statistiche non evidenziamo che gli stipendi dei parlamentari italiani sono i più alti d’Europa?Perché non si parla delle assenze dei parlamentari dalle sedute, dei loro lauti stipendi, dell’uso indiscriminato di auto blu…Evidenzio che tutti i dipendenti pubblici usano mezzi pubblici e privati per recarsi al lavoro, a proprie spese: spese che incidono a volte pesantemente sugli stipendi. Perché ciò non si scrive?In una meditazione consapevole e rispettosa dei principi democratici che ci governano e di quei valori di Stato che i nostri padri ed i padri dei nostri padri ci hanno insegnato occorre a mio avviso un profondo e radicale mutamento di coscienza della classe politica che non si limiti a “scaricare” sui dipendenti pubblici tutti i mali che oggi , come un cancro assalgono il nostro paese, ma che comprenda che per far risparmiare le Casse dello Stato, si deve necessariamente cominciare eliminando gli innumerevoli e costosissimi privilegi in favore dei parlamentari, proseguendo poi con le consulenze esterne, con le esternalizzazioni ai privati dei servizi pubblici ai cittadini, dalle cessioni dei rami d’azienda dello Stato, in favore delle società private, che spesso sono di proprietà degli stessi politici….Questo anche a costo di sacrifici personali, perché l’esempio viene sempre dall’alto…
Le poche righe di cui sopra non vogliono essere una nota polemica ma una serena riflessione su un tema che necessita di essere inquadrato in un intero sistema per non diventare sempre e solo il capro espiatorio di problematiche molto più evidenti. D’altra parte, come scriveva Baudelaire: “Lavorare è meno noioso che divertirsi”
Lettera firmata