Consiglio Provinciale questa mattina a Villa San Remigio, dove in apertura di lavori si è votato all’unanimità in favore della convenzione con il Comune di Verbania per la costituzione di un ufficio legale associato. Il servizio, con a capo l’Avvocato Alessandra Simone, a partire dal momento in cui verrà dato parere positivo dall’Ordine forense di Verbania, patrocinerà per il Comune controversie di carattere amministrativo, mentre quelle civili verranno valutate di volta in volta, secondo il carico di lavoro che nel dato periodo graverà sull’ufficio provinciale. La convenzione prevede un contributo forfetario di 15.000 euro all’anno versati dal Comune di Verbania alla Provincia, più i compensi professionali per le cause con esito favorevole e pagamento delle spese compensate, secondo quantificazione nei minimi tariffari.
Voto a favore dell’opposizione e contraria della maggioranza, equivalente a bocciatura, per l’ordine del giorno presentato dal consigliere Cristian Scatamacchia (Rif. Comunista), volto a chiedere al Consiglio Provinciale ad esprimersi negativamente contro l’energia nucleare, dichiarando il territorio provinciale indisponibile per qualsiasi attività ad essa collegata; e al contempo impegnare la Provincia a incentivare politiche di risparmio, efficienza e autosufficienza energetica attraverso fonti rinnovabili.
“Questo per molteplici motivazioni, a partire dall’alternativa al nucleare rappresentata dalla ‘green economy’, valida anche sotto l’aspetto occupazionale, e poi per ragioni ascrivibili alla sicurezza degli impianti, dello smaltimento delle scorie. Tutte voci che, anche dal punto di vista economico, fanno dire no” ha evidenziato Scatamacchia.
Per Sebastiano Gallina (capogruppo PDL) “un no pregiudiziale che non consente d’imbastire un confronto basato su riscontri scientifici”.
“Una partita che va oltre la dimensione locale, tanto che è fuori luogo discuterne in questa sede” ha detto Alessio Lorenzi (capogruppo Lega Nord).
“Il nostro non è un no ideologico, ma basato su ragioni più ampie e di natura diversa, che rendono il nucleare inattuabile nel nostro Paese, privo al momento delle tecnologie e del know how indispensabile per la fase di arricchimento di uranio e plutonio” sono state le considerazioni di Giuseppe Greco (capogruppo PDL).
Unanimità invece sul terzo punto del dibattito consigliare, quello con cui Paolo Ravaioli (gruppo proprio) e Liliana Graziobelli (PD) hanno chiesto l’impegno di Giunta e Presidente Provinciale al fine di consolidare la scelta di Trenitalia di preferire la tratta Milano-Domodossola-Sempione per il transito dei convogli notturni provenienti da Venezia e Roma e diretti a Parigi. Una scelta per cui Trenitalia ha optato in questo periodo di lavori di adeguamento al tunnel del Frejus.
“Condividiamo – ha rimarcato il Presidente Massimo Nobili – questo ordine del giorno nella piena convinzione che la linea del Sempione sia strategica in vista del potenziamento del corridoio 24 Genova-Rotterdam, nel quale il Verbano Cusio Ossola vuole inserirsi innanzitutto con lo sviluppo dello scalo di Domo2 e poi con la realizzazione di un tunnel di base Domo-Briga. Una crescita del traffico merci non disgiunta da quello passeggeri, con un metropolitana leggera che colleghi Milano e il polo fieristico di Rho con Stresa e Domodossola. Con RFI vogliamo aprire un dialogo perché a fronte di questo incremento nel passaggio dei convogli, si attutiscano con appositi accorgimenti i disagi ambientali e acustici subiti per i centri abitati attraversati da un numero crescente di convogli”.
Unanimità anche per l’ordine del giorno fuoriuscito dall’integrazione dei due presentati in tema di sanità dagli opposti schieramenti. La condivisione si è trovata apponendo quale premessa a quello presentato dalla maggioranza il principio secondo cui ‘la sanità non è una spesa inutile ma un aspetto fondamentale per lo sviluppo civile’ unitamente alla dichiarazione di contrarietà allo smantellamento della sanità pubblica.
Il Consiglio Provinciale con voto unanime ha così impegnato il Presidente del VCO perché si renda promotore, attraverso i Consiglieri Regionali del territorio, di linee guida regionali in materia di sanità che prevedano il completamento dell’unità di radioterapia con la dotazione di un secondo acceleratore, il mantenimento dei due DEA presenti oggi in Provincia (Domodossola e Verbania), l’istituzione di un servizio di emodinamica nel VCO, lo sviluppo dei centri cure primarie, in particolare nelle zone montane e di fondovalle.
Dal Presidente Nobili la smentita – rispondendo alla domanda posta dal consigliere Giuseppe Sterpone (lista civica per Ravaioli Presidente) – che a partire dal 31 marzo entri in funzione il provvedimento regionale che declassa il Dea di Domodossola a pronto soccorso, e il richiamo a tutta l’opinione pubblica affinché non si diffondano immotivati allarmismi.
Voto dissonante invece tra maggioranza e opposizione per l’ordine del giorno che la consigliera Graziobelli, riprendendo quanto proposto in altre assise provinciali del Paese, ha iscritto alla discussione consigliare di stamani. Un ordine del giorno in tema di condanna dell’utilizzo che la pubblicità fa del corpo delle donne e con il quale si voleva impegnare l’Assessorato alle Pari Opportunità a segnalare all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria campagne lesive della dignità femminile.
“Non credo nell’efficacia di questa azione per contrastare un abuso che la pubblicità e certe forme di spettacolo fanno della donna, non da oggi ma da decenni. Penso che sia più utile agire sul piano dell’educazione per superare stereotipi e falsi modelli culturali, partendo da quanto a livello di valori e principi viene insegnato in famiglia e attraverso la scuola. Con questo fine come Assessorato, insieme alla Commissione Pari Opportunità, al Comune di Verbania e al Centro Servizi Volontariato, stiamo avviando progetti indirizzati agli studenti degli istituti superiori del territorio” ha spiegato l’Assessore alle Pari Opportunità Guidina Dal Sasso.
Voto frastagliato per l’ultimo ordine del giorno, quello proposto da Cristian Scatamacchia in merito al referendum sull’acqua pubblica, sostenuto dalla firma di 1.400.000 cittadini, per richiedere a Governo e Parlamento una moratoria all’obbligo di messa a gara della gestione del servizio idrico e alla soppressione delle Autorità d’Ambito Territoriali, oltre a una deroga alla legge che non consente lo svolgersi di referendum in concomitanza con elezioni (in caso di voto politico anticipato) per poter effettuare la consultazione popolare al più presto. Un punto questo considerato fuorviante e contestato da più parti, tanto che è stato emendato dal dispositivo messo ai voti.
Voto dunque contrario della maggioranza e di Giuseppe Greco (PD), motivato soprattutto dalla richiesta di moratoria per l’annullamento delle ATO, le cui funzioni - stando alla disegno di legge pronto per approdare al dibattito consigliare in Regione – verrebbero assunte dalle Province.
“Un disegno di legge sostenuto anche dal capogruppo PD in Consiglio Regionale Aldo Reschigna. Anche il sottoscritto, come tutti in questa assemblea sosteniamo l’acqua debba essere un bene pubblico, ma personalmente ritengo che ci sono situazioni di deficit gestionale in cui forse l’ingresso societario di privati riuscirebbe ad invertire la rotta. La linea generale di questa Provincia è comunque che ci vengano riconosciute deroghe per consentire una gestione di acqua e rifiuti ‘in house’, quindi assegnata a società pubbliche, partecipate dagli enti del territorio” ha ricordato Nobili.
Astensione di Francesco Pesce, Magistrini e Costa (PD), voto a favore dell’ordine del giorno proposto da Scatamacchia, su invito del Comitato locale promotore dei tre quesiti referendari in materia di acqua pubblica, da parte dello stesso consigliere di Rifondazione, di Vittoria Alberini (IDV), Sterpone (lista civica per Ravaioli), Paolo Ravaioli e Liliana Graziobelli (PD).