In merito all’episodio della ditta di Ascona che ha apportato un aumento salariale ai soli dipendenti svizzeri, escludendo dal riconoscimento in busta paga i lavoratori frontalieri (tutti residente nel VCO), il Presidente Massimo Nobili ha inoltrato all’attenzione del Presidente della Regio Insubrica, il ticinese Marco Borradori, la richiesta di confrontarsi su quanto accaduto in una delle prossime sedute della Comunità di lavoro italo-elvetica.
“La ditta edile di Ascona ha motivato quella che appare come una discriminazione di trattamento salariale l’attuale cambio tra franco ed euro, particolarmente vantaggioso in questo momento per chi lavora in Svizzera e vive in Italia. Una decisione ingiustificata e ingiustificabile – dichiara Nobili – che va contro quanto stabilito dai patti siglati tra i due Governi, come evidenziato nell’interpellanza che gli onorevoli Cattaneo e Zacchera hanno rivolto ai Ministro del Lavoro e degli Esteri”.
“Anche se si tratta di un aumento del solo 1%, il timore è che si crei un precedente e che altre aziende possano liberamente scegliere di attuare discriminazioni tra lavoratori in questo senso. La campagna denigratoria ‘Bala i ratt’, di qualche mese fa – ricorda Nobili – è l’indice di un’insofferenza che serpeggia tra alcune fasce della popolazione svizzera nei confronti dei nostri frontalieri, in un periodo economicamente non roseo neppure per la Confederazione Elvetica. In sede di Regio Insubrica abbiamo chiarito come sia un fenomeno molto contenuto e ascrivibile soprattutto a ‘provocazioni’ utilizzate da alcune forze politiche a livello di propaganda elettorale. Non possiamo tuttavia permettere che quanto deciso da questa ditta di Ascona diventi prassi comune tra le imprese che hanno a libro paga lavoratori di nazionalità diverse”.