Nella mattina del 30 e 31 marzo si terrà ad Alba un incontro con Renato Salvetti, un testimone della tragedia dell’Olocausto.
L’incontro è organizzato dalle classi terze della scuola media “Macrino” nella sede della scuola in c.so Europa 1, dalle 9.30 alle 12.00.
Per i ragazzi sarà un occasione di ascolto e confronto diretto con un protagonista della nostra storia recente.
Operaio, partigiano garibaldino, il 24 dicembre 1943 Renato Salvetti è arrestato nel corso di un rastrellamento a San Giacomo di Roburent. Il 16 marzo 1944 è deportato a Mauthausen (trasporto Tibaldi n. 34). Giunto al lager quattro giorni più tardi, è immatricolato con il numero 59138.
Classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza), dichiara il mestiere di tornitore ed elettricista. E’ trasferito a Gusen, dove vi rimane sino alla liberazione.
Secondo Salvetti, tramandare la memoria è un dovere per i pochi sopravvissuti ai lager nazisti. L’arma più implacabile di cui dispongono è ricordare! Grandi mezzi vengono usati per indurre a dimenticare, o ricordare male. La volontà è quella di ricordare le tragedie dei campi di sterminio, la libertà perduta e i sacrifici sopportati per riconquistarla, ricordando senza odio, ma senza mai dimenticare! Lo stesso Salvetti sostiene che “Dobbiamo testimoniare questa esperienza, la Resistenza per noi pochissimi deportati non è ancora finita. Ich war dabei (io c’ero)”.