La Provincia del Verbano Cusio Ossola ha deliberato lo scorso 21 settembre di costituirsi parte civile all'udienza preliminare del 6 ottobre presso il Tribunale di Verbania in cui compariranno 16 manager della ditta Montefibre accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose per la morte di 13 dipendenti, colpiti da mesotelioma (neoplasia della pleura associata all'esposizione all'amianto) e la malattia professionale di altri 11, colpiti da varie patologie polmonari comunque associabili all'amianto.
Le omissioni e i comportamenti contestati dalla Procura di Verbania sarebbero stati posti in essere da Montefibre negli anni che vanno dal 1962 al 1988, mentre i decessi e le malattie si sono verificati tra il 2002 e il 2008.
In linea di principio la giurisprudenza, alquanto oscillante in materia, ritiene che in casi analoghi possano costituirsi parte civile enti che abbiano funzioni finalizzate alla tutela della salute e della incolumità dei luoghi di lavoro. Salute e incolumità che sono trattamenti collegati alla tutela ambientale, materia di competenza provinciale.
“Proprio perché l'alterazione dell'ambiente è strettamente collegata alla esposizione all'amianto ipotizzata a carico di Montefibre - dice il Presidente Massimo Nobili - riteniamo ammissibile la costituzione di parte civile della Provincia, anche come segnale della nostra vicinanza all'ambiente, alle vittime e alle loro famiglie”.
“Molto dipenderà dal filone giurisprudenziale seguito dal Giudice - aggiunge il Vicepresidente Paolo Marchioni - in ogni caso la costituzione dell'Ente con il proprio servizio avvocatura è stata ritenuta dalla Giunta doverosa perché si tratta di un giudizio particolarmente delicato per le famiglie colpite”.
Cristina Pastore
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