Riunione dell’Ufficio di Presidenza dell'UPI (Unione Province Italiane) questa mattina a Roma. "L’incontro era finalizzato – fa sapere il Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola e dell’Unione Province Piemontesi Massimo Nobili – alla valutazione della norme di carattere finanziario e ordinamentale della manovra bis. Tra queste, come risaputo, il riassetto attraverso una riforma costituzionale dell'architettura della autonomie locali. La situazione attuale della scena socio-economica nazionale e internazionale ci richiama con forza alla responsabilità di una semplificazione del sistema degli enti locali che vada a produrre risparmi e maggiore efficienza, anche se bisogna rimarcare come i costi della politica non si annidino nella rappresentanza democratica ed elettiva di questi enti intermedi”.
“Sul piano dei tagli finanziari a Regione, Province e Comuni, previsti dalla manovra, abbiamo chiesto – prosegue Nobili - vengano abbattuti almeno del 50%, anche utilizzando quei 2,5 miliardi che si recupererebbero se vi fosse la soppressione immediata di enti, agenzie, organismi che, senza legittimazione democratica, svolgono funzione di competenza degli enti territoriali”.
“Ci siamo poi impegnati – ricorda Nobili – nella presentazione di una proposta complessiva di riforma degli assetti istituzionali da condividere con la Conferenza delle Regioni e con l’ANCI. Dall’UPI verrà poi convocata entro fine settembre un’Assemblea Nazionale per ribadire la dignità istituzionale della Provincia, il suo ruolo, funzioni e capacità di rappresentare le istanze dei territori in quanto ente eletto democraticamente. Come UPP agli inizi di ottobre promuoveremo la conferenza organizzativa degli eletti nelle otto Province piemontesi per affrontare il tema del Codice delle Autonomie del Piemonte”.
“In questa prospettiva – conclude il Presidente della Provincia e dell’UPP – abbiamo già accolto l’invito del Presidente della Conferenza delle Regioni a individuare un percorso comune per definire una proposta di autoriforma delle istituzioni territoriali in grado di offrire quella modernizzazione che tutti invocano ma il cui processo non è ancora stato avviato”.