Il secondo giovedì di ottobre si tiene da 81 anni ad Alba una fiera che dura una sola mattinata, ma che ha storicamente un importante compito. Anno dopo anno la piccola rassegna continua a tenere viva la memoria ed a promuovere una ricchezza gastronomica locale ed il commercio di un prodotto piemontese di grande qualità: la Sottorazza albese della coscia. La Grande rassegna Bovina piemontesi di sottorazza albese della coscia si svolgerà ad Alba il 13 ottobre 2011 e rientra a pieno titolo nel calendario degli eventi dell’81ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. La Fiera ha lo scopo di recuperare la memoria storica degli allevamenti di una volta, proponendo al pubblico la tradizione popolare delle antiche fiere bovine e incentivando il consumo della carne piemontese degli allevamenti tradizionali, in controtendenza a quelli intensivi rivolti alla grande distribuzione.
Altro intento della fiera bovina è quello di far incontrare gli addetti del settore per farli confrontare e riunire, sempre nell’ottica di stimolare e valorizzare le produzioni locali. I capi verranno esposti al mattino, sotto l’antico mercato coperto di piazza Prunotto, dove rimarranno fino alla premiazione, che si svolgerà in tarda mattinata. Un’apposita commissione esaminerà i capi suddivisi nelle seguenti categorie piemontesi: vitelloni della coscia interi, vitelle della coscia, vitelli castrati, manzi da 2 a 6 denti, manze da 2 a 6 denti, vacca grassa da macello. Per quanto concerne i meticci le categorie saranno: vitelloni interi e vitelle meticcie. La giuria è composta da rappresentanti della Coldiretti, della CIA, dell’Unione Agricoltori, da esperti nel settore e da rappresentanti delle istituzioni.  Il monte premi consiste in un contributo di 50 Euro per ogni capo (quale rimborso spese di trasporto), gualdrappe, diplomi e trofei. E’ tradizione che i macellai espongano bene in vista nelle loro vetrine le gualdrappe vinte. L’edizione 2011 riproporrà il presidio di Slow Food, che sarà presente con dei rappresentanti durante tutta la manifestazione, darà il suo contributo alla proclamazione dei vincitori e allestirà dei banchi di degustazione di prodotti tipici locali nel “Mercato della Terra”.  Nei Mercati della Terra vengono venduti soltanto prodotti locali e di stagione coinvolgendo i produttori e i contadini che in prima persona vendono ciò che producono. I Mercati della Terra rappresentano più di un luogo in cui fare la spesa: un punto d’incontro per la comunità locale, momento di educazione, condivisione e conoscenza.
Il Comune di Alba ha lanciato, da un anno a questa parte, una ricerca per recuperare foto e documenti per l’Archivio storico della Rassegna Bovina di Sottorazza Albese che fornirà materiale utile per convegni e ricerche di settore. Chiunque avesse materiale storico inerente la rassegna e la sottorazza è pregato di contattare gli uffici del Comune di Alba Tel. 0173 292433 e-mail: f.drocco@comune.alba.cn.it L’Assessore all’Agricoltura Massimo Scavino sottolinea: “Rinnoviamo e rilanciamo questo importante appuntamento in primis perché nella storia della sottorazza albese c’è la storia della nostra comunità che ha trasformato, grazie al lavoro degli allevatori, dei macellai e di tutta la filiera, la carne albese in uno dei tanti fronti di eccellenza agroalimentare che caratterizzano il nostro territorio. La Rassegna vuole essere anche un momento di bilancio e di confronto sulle problematiche croniche che stanno affiggendo il settore zootecnico perché riteniamo che sia  giusto ed opportuno che i livelli istituzionali superiori che saranno presenti alla Fiera ne abbiano contezza. Per questo, oltre ai numerosi e ricchi premi per i capi in esposizione, il Sindaco Maurizio Marello ritiene doveroso far pervenire nella giornata della Rassegna un particolare attestato di vicinanza agli allevatori e al settore primario in generale.” La Fiera venne istituita nel 1922 ma le sue origini risalgono al lontano 1886. All’epoca si svolgeva nella frazione Mussotto, successivamente venne trasferita nel centro cittadino di Alba.  Nel 1926 era una delle attrazioni della Fiera Vendemmiale (antesignana della Fiera del Tartufo) ed era la rassegna di razza o sottorazza albese, in quanto venivano esposti alla rassegna dei vitelli particolari, detti anche vitelli della coscia, che erano nati da incroci genetici effettuati presso la cascina Pedelmonte a Guarene. Tradizionalmente veniva organizzata due volte all’anno, una in autunno, per la Fiera del Tartufo, ed una in primavera, durante la Fiera di maggio che si svolgeva il primo sabato del mese.  In passato gli allevamenti erano diffusissimi, successivamente le aziende si sono incentrate sulla viticoltura. Oggi stiamo assistendo ad una controtendenza, data dal fatto che la carne albese è molto richiesta, sia dai consumatori che dalla ristorazione. La carne di razza Piemontese, sottorazza Albese, è particolarmente tenera e gustosa: la contraddistinguono la finezza delle fibre muscolari, la succosità, il grasso intramuscolare presente in giusta misura. I bovini di questa razza hanno mole media, ossatura fina, pelle sottile, resa elevata e una quantità di tagli pregiati.
Il vitello ha un’alta resa, in quanto la muscolatura è molto più sviluppata rispetto all’ossatura. La carne, di “razza piemontese”, è rosea, sapida, non filamentosa e priva di grassi. E’ ideale per la famosa carne cruda all’albese, per il vitello tonnato, per arrosti e brasati.