home piemontepress perche' aderire promotori testate la forza contatti
LoginRegistrati
Home Karon Home
karon
karon




 
CRONACA E ATTUALITÀ
AMBIENTE
ARTE E CULTURA - MOSTRE
Precedente  Successivo
 
13/09/2011Città di Rivalta di Torino
 
Dal 17 al 30 settembre prossimi
 
DUE MOSTRE DEL MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI AL CASTELLO DI RIVALTA
 
Inaugurazione sabato 17 alle ore 15.30
 
Sabato 17 settembre, alle ore 15.30 presso il Castello di Rivalta, verranno ufficialmente inaugurate due mostre che saranno ospitate nel maniero rivaltese fino al prossimo 30 settembre: “Grandi Alberi fuori dal bosco. Un'alberografia di Tiziano Fratus” e “Sentinelle di pietra: i massi erratici dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana”.
Si tratta di due mostre del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino che, grazie alla partnership con il Comune di Rivalta e alla preziosa collaborazione delle associazioni - “Ecovolontari Rivaltesi onlus” e “Pro Natura Torino” – esce dalle mura della sede di via Giolitti per “diffondersi” nel territorio circostante.
“Ritengo che il Castello di Rivalta – commenta l'assessore alla Cultura di Rivalta, Nicoletta Cerrato - con il suo grande giardino nato tra XVIII e XIX secolo, rappresenti la cornice ideale per accogliere i visitatori di “Sentinelle di Pietra” e “Grandi alberi fuori dal bosco”, due mostre che uniscono al preciso carattere didattico legato alla natura e all'ambiente un forte sentimento evocativo dello scorrere della storia. Dai massi erratici, veri e propri monumenti naturali, la riflessione si sposta ai grandi alberi familiari al nostro sguardo, ma giunti a noi da luoghi lontani. Si apre così un dialogo profondo tra il luogo “contenitore” delle mostre, straordinario punto di congiunzione tra la Collina Morenica e la piana del Sangone, e i temi naturalistici e storici proposti”.

Di seguito riportiamo una breve descrizione delle mostre.

Grandi alberi fuori dal bosco Un'alberografia di Tiziano Fratus in terra di Piemonte
Nell'Anno Internazionale delle Foreste il Museo Regionale di Scienze naturali di Torino propone un percorso tematico dedicato agli alberi locali ed esotici. Questa mostra presenta, attraverso alcune tra le più interessanti immagini di Tiziano Fratus, esperto “cercatore di alberi”, le forme, i colori, le origini e il significato naturalistico e storico di alcuni grandi esemplari che col tempo hanno conquistato spazio e importanza in alcuni angoli più o meno noti del Piemonte. Sono rappresentate specie arboree con cui abbiamo più familiarità, come i platani, i cedri, le sequoie, ed altre meno note, come i calocedri, le zelcove, l'albero dei fazzoletti. Accanto a specie nostrane, che rappresentano il territorio ed il clima alpino, sono ritratte specie importate da terre lontane, alcune in tempi molto remoti, altre diffuse in coltura molto più recentemente. Questa proposta è dunque dedicata a quelle specie vegetali arboree che, come silenziosi ambasciatori del bosco, si prestano particolarmente ad essere coltivate fuori dagli ambienti originari, per arricchire di frescura, di forme e di colori naturali i viali cittadini, le piazze, i cortili, i parchi. La mostra racconta di alberi che hanno perso il contatto con la loro terra e con gli antenati che li hanno generati, e ci invita a indagare un po' di più sui territori, vicini o lontani, che sono l'origine della forza e della misteriosa e austera bellezza di questi vegetali, alla scoperta di quelle foreste originarie che possono essere fortemente impoverite e poi cancellate irreversibilmente da uno sfruttamento irresponsabile.
Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) è un uomo radice e un cercatore di alberi. Poeta tradotto in varie parti del mondo, i suoi ultimi libri sono Nuova Poesia Creaturale (2010), Homo Radix. Appunti per un cercatore di alberi (2010) e Le bocche di legno. Guida arborea del Piemonte (2011), pubblicati da Edizioni Marco Valerio. Ha in cantierre diverse guide per cercatori di alberi, coordina le Passeggiate per cercatori di alberi e lavora al nuovo programma La voce degli alberi per Quartarete. Vive in Val Sangone (TO).

Sentinelle di pietra: i massi erratici dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana A partire dai primi anni ‘70 del secolo scorso molteplici iniziative sono state realizzate da Pro Natura Torino e poi dall'Associazione per la Salvaguardia della Collina morenica in sinergia e con il contributo di numerose Amministrazioni locali, della Provincia di Torino, della Regione Piemonte e dell'Università degli Studi di Torino, con lo scopo di rendere noto il valore storico, archeologico, culturale, naturalistico e sportivo dei massi erratici dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana e di contribuire alla loro salvaguardia ed a quella del territorio di cui costituiscono l'elemento caratterizzante. Questa lunga battaglia ha recentemente portato alla promulgazione della legge regionale n. 23 del 21 ottobre 2010 di Valorizzazione e conservazione dei massi erratici di alto pregio paesaggistico, naturalistico e storico che questa mostra vuole contribuire a divulgare, raggiungendo in maniera capillare i più svariati ambiti sociali ed i singoli cittadini, stimolandone lo spirito di tutela attraverso la scoperta dei massi come monumenti geologici, paesaggistici e culturali, favorendone così la valorizzazione come risorsa turistica, sportiva ed educativa. L'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana rappresenta una testimonianza pressoché unica sul territorio piemontese di anfiteatro morenico pedemontano di origine glaciale. All'interno di questo raro ambiente geomorfologico, i massi erratici costituiscono l'evidenza geologica più eclatante e significativa. Essi non hanno eguali sull'intero territorio piemontese per dimensioni, varietà e abbondanza e rientrano di diritto all'interno della categoria dei “beni geologici” che costituisce una componente essenziale del nostro patrimonio naturale, ma che solo occasionalmente è stata oggetto di vincolo o di tutela. Indubbiamente però, i massi erratici non rappresentano soltanto un formidabile esempio di bene geologico, ma sono anche una “finestra” preziosa su di un passato storico-culturale ormai quasi dimenticato. In effetti, per la loro forma, la loro mole e la loro posizione spesso curiosa o dominante rispetto al territorio circostante, questi massi hanno da sempre colpito l'immaginazione dell'uomo: da quello protostorico, che talora ne incise la superficie con coppelle e canaletti, a quello storico, che vi incise croci e vi impiantò piccole cappelle, fino ad arrivare all'alpinista o all'arrampicatore moderno che vedono nel masso erratico palestre di solida roccia. Rileggendo la storia geologica e culturale di questi imponenti monumenti naturali, è dunque evidente il loro valore ambientale, sociale e culturale in senso lato. I massi erratici, veri e propri documenti della storia naturale della Terra, sono siti che per il loro valore scientifico e paesaggistico, la memoria storica, etnografica e culturale di cui sono portatori, la fruibilità sportiva e didattica, devono essere tutelati e conservati affinché anche le generazioni future possano usufruirne. La mostra vuole dunque essere uno strumento per portare a conoscenza del grande pubblico i molteplici significati - culturale, storico, archeologico, naturalistico e sportivo - di cui i massi erratici della Collina morenica di Rivoli-Avigliana sono portatori.



CASTELLO DI RIVALTA DI TORINO
DAL 17 AL 30 SETTEMBRE 2011

INFO: 011.90455.57/85
www.comune.rivalta.to.it

ORARI MOSTRE
Sabato 17 settembre dalle ore 15.30 alle 18
Dal martedì al venerdì dalle ore 15 alle 18
Sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 18

Inaugurazione: sabato 17 settembre ore 15,30
 


ISCRIVITI

LAVORA CON NOI

LOGIN



agenda eventi

01
settembre
tasto
tasto
karon

Facebook Google RSS



img
Iscriviti alla newsletter per ricevere settimanalmente la segnalazione degli eventi nelle provincie di tuo interesse

   

Cerca i comuni delle province del Piemonte
   

Cerca le biblioteche del Piemonte
   

PiemontePress ti consiglia


Spread Firefox Affiliate Button Adobe Acrobat Reader

ricerca comunicati

Titolo
Testo
Promotore
Argomento
Provincia
Comune
Data inizio
Data fine
   

 

 

 


Cerca le cantine del Piemonte
   

MEDIA PARTNER

rete biella La Gazzetta del Canavese
L'Eco del Chisone L'Eco Mese
Primaradio Radio Juke Box
Telemonterosa Radio Valle Belbo
La Pancalera

 

© Karon srl

Home

Contatti

Login