Negli ultimi giorni i Carabinieri della Compagnia di ALBA si sono occupati di tre diversi casi di stalking in città tutti con donne vittime di atti persecutori: Il primo caso si è concluso con la denuncia in stato di libertà per il reato di atti persecutori (stalking) di un medico 30enne albese che da alcuni mesi perseguitava una sua collega di ASTI. Lui scapolo e lei sposata si erano conosciuto sul luogo di lavoro e per alcuni mesi aveva avuto una relazione sentimentale poi bruscamente interrotta dalla donna. Da quel momento in poi lui iniziava a pedinarla sin sotto casa, telefonarle, inviarle continuamente sms ed in due occasioni la affrontava nella struttura sanitaria dove lei lavora prendendola a schiaffi e pugni. La vittima era fortemente provata da tale situazione e limitata sia nella vita privata che professionale per non incontrare il medico che la molestava ripetutamente sino a quando si è poi decisa a denunciarlo recandosi in caserma. I Carabinieri, oltre a raccogliere la denuncia della donna, hanno sentito alcuni testimoni (familiari e colleghi di lavoro di entrambi stalker e parte lesa) denunciando quindi il professionista alla Procura della Repubblica di ALBA.
Altro caso invece ha visto quali protagoniste due donne separate, una commerciante 40enne di ALBA denunciata per atti persecutori e lesioni personali ed una sua coetanea anche lei albese vittima della prima. Oggetto del contendere un uomo conosciuto dalle due in una discoteca fuori città. La stalker, convinta che la sua rivale avesse più possibilità di lei di instaurare un rapporto con quell’uomo, la minacciava continuamente appostandosi sotto casa della vittima ed in un paio di circostanze l’aveva anche picchiata per strada procurandogli lesioni guaribili tra i 7 ed i 10 giorni. Solo grazie all’intervento dei Carabinieri di ALBA ai quali si era rivolta la donna malmenata l’indagata ha terminato le persecuzioni nei confronti della parte lesa.
Infine una storia di sopraffazione e stalking tra extracomunitari. E’ stato infatti denunciato per atti persecutori un operaio 30enne marocchino regolare che abita a BRA in quanto, innamoratosi ma non corrisposto, di una 18enne studentessa sua connazionale che vive ad ALBA, la molestava ripetutamente per indurla a frequentarlo. La tempestava di messaggi telefonici, da alcuni giorni la pedinava all’ingresso ed all’uscita da scuola e la minacciava. La ragazza magrebina si è rivolta ai Carabinieri a cui ha denunciato i fatti ed i militari hanno bloccato il giovane incensurato proprio mentre era appostato in attesa di lei davanti a scuola e lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica.