I 150 anni dell'Unità d'Italia coincidono con la grande crisi sistemica mondiale che sta mettendo a repentaglio l'intero assetto economico del nostro paese. Ma questa è anche l'occasione per ripensare la nostra storia alla luce degli insegnamenti che i maestri della nonviolenza ci hanno lasciato: da Aldo Capitini a Danilo Dolci, da Padre Ernesto Balducci a don Lorenzo Milani. Le decine di migliaia di giovani obiettori che hanno scelto il servizio civile indicano ai loro coetanei la strada da seguire per superare la grande crisi nella prospettiva di una futura società nonviolenta. La leva militare e l’obbligo alle armi, l’obiezione e la renitenza, la voglia di pace, le lotte per il diritto a non “fare la guerra”, in Italia come negli USA degli anni del Vietnam. Da qui, da un semplice incontro tra due fratelli, ha inizio un lungo viaggio che vuole parlare di guerra e di pace. A tre anni di distanza dal progetto LA COSTITUZIONE IN 10 COLORI Assemblea Teatro ritorna a lavorare in teatro su di un lavoro dal forte sapore sociale/civile che vuole essere anche momento di riflessione ed educazione per i giovani, e lo fa in “compagnia” del CENTRO STUDI SERENO REGIS di Torino. Si parla di leva militare, pretesto per raccontare un pezzo di storia, d’Italia e non solo, per affrontare la “guerra” e la “pace” al tempo dei militari “volontari”, del peacekiping, delle primavere arabe e della “democrazia” esportata. Quest’ultimo decennio ha visto le prime generazioni che non affrontano l’obbligo di leva ma che paradossalmente si trovano a confrontarsi quotidianamente con la morte di soldati italiani, la carriera militare come occasione di lavoro (spesso per i giovani di un sud che lavoro non ne ha) e le missioni umanitarie che si traducono in guerre sul campo.
In allegato il comunicato stampa.