Rischia di ingenerare confusione e false aspettative la notizia che la Regione Piemonte ha stanziato i fondi a favore dei Consorzi Socio Assistenziali relativi ad anziani e disabili. Non vi è in questo stanziamento nulla di nuovo, né alcuna somma aggiuntiva. La Legge Finanziaria 2007 nel finanziare il “Fondo per le non autosufficienze” ha assegnato alla Regione Piemonte i seguenti fondi:
- Anno 2008 € 23.510.441,74
- Anno 2009 € 31.373.465,74
- Anno 2010 € 29.871.000,00
Il Fondo relativo all’anno 2009 è stato assegnato dalla Regione Piemonte agli Enti Gestori dei servizi socio-assistenziali o alle A.S.L. ed è stato utilizzato nell’anno 2011.
Con deliberazione n. 1-2687 la Regione Piemonte ha provveduto a ripartire ai medesimi Enti le risorse relative all’anno 2010 da utilizzarsi per l’anno 2012 per l’erogazione dei contributi economici a sostegno della domiciliarità ad anziani non autosufficienti ed una piccola parte, a persone con disabilità non autosufficienti.
Tale Fondo nel 2011 è stato azzerato dal Ministero, pertanto a partire dal 2013, si dovranno individuare, se s’intende continuare ad assicurare servizi finalizzati alle non autosufficienze, nuove risorse finanziarie.
Inoltre il “Fondo per le non autosufficienze” è un fondo ministeriale finalizzato che non sostituisce e non integra il Fondo Ordinario Regionale che, per il Consorzio Socio Assistenziale di Cuneo, è stato ridotto di € 422.000,00. La preoccupazione resta dunque del tutto invariata, così come permane in tutta la sua evidenza la validità del ricorso al TAR che i consorzi hanno avanzato ricorrendo contro le scelte operate dalla Regione Piemonte nell’individuare i criteri di riparti degli stanziamenti. L’augurio è che si vogliano rivedere criteri e stanziamenti e che il settore sia messo nelle condizioni di uscire dalle attuali condizioni di poca chiarezza che non consentono né di programmare l’immediato futuro né di fornire assicurazioni ad utenti, famiglie e lavoratori che da troppi mesi ormai s’interrogano su un futuro dai dubbi contorni che la Regione Piemonte non contribuisce certo a chiarire.
Beppe Tassone