Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di BOSSOLASCO hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa a carico di un 20enne operaio marocchino, con regolare permesso di soggiorno e qualche precedente penale, che abita a CEVA per i reati di atti persecutori (stalking), estorsione e violenza privata ai danni di una connazionale marocchina sua ex fidanzata che vive e lavora come badante nell’Alta Langa.
La misura cautelare è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di MONDOVI’, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta Dottor BOLLA, in base alle prove acquisite sul conto del marocchino dai Carabinieri di BOSSOLASCO ai quali, circa un mese fa, la vittima si era rivolta per denunciare le vessazioni sia fisiche che psicologiche che subiva ad opera del suo ex ragazzo. La ragazza - il cui racconto è stato ampiamente riscontrato dai militari mediante l’esecuzione di accertamenti, raccolta di deposizione di alcuni testimoni ed acquisizione di tabulati telefonici - riferì in caserma di aver intrattenuto per alcuni mesi una relazione sentimentale con un suo connazionale terminata poi ad Aprile 2011 quando lei decise di lasciarlo a causa della eccessiva conflittualità con lui. L’arrestato però, non rassegnandosi al fatto di essere stato mollato da lei, la perseguitava minacciandola sia di persona che per telefono ed in qualche occasione anche schiaffeggiandola o malmenandola in discoteca od altri locali pubblici. L’aveva anche ricattata dicendogli che se l’avesse lasciato avrebbe detto al padre di lei che avevano avuto rapporti sessuali completi e che quindi, fatto molto grave per la religione islamica, sarebbe stata ripudiata dai genitori avendo perso la verginità. In un’occasione aveva estorto anche del danaro alla ragazza fortemente impaurita per le minacce di morte che riceveva dal giovane ed in altre occasioni gli aveva sottratto il cellulare per controllare le chiamate o le chiavi dell’auto della vittima.
Tutto ha avuto termine con il provvedimento di arresto dell’indagato adottato dall’Autorità Giudiziaria ed eseguito dai Carabinieri di BOSSOLASCO.
IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti