Ha solo 24 anni, ma ha già pubblicato tre libri e fondato un’attivissima associazione - Vo.di.Sca, Voci di Scampia - in memoria di Antonio Landieri, innocente vittima di camorra. Rosario Esposito La Rossa, giovane testimone del nostro tempo e di una realtà difficilissima, racconterà la sua esperienza venerdì 2 marzo alle ore 21 al Centro Culturale “G. Arpino”, nell’ambito del quinto incontro della Scuola di Pace di Bra. La testimonianza che La Rossa porterà nel corso dell’incontro dal titolo “Al di là della neve. Storie di Scampia”, arriva da un vissuto quotidiano in cui, a fianco di drogati o camorristi, vive un’umanità di gente che è alla ricerca di una normalità che stenta a trovare. Il centro dei suoi racconti è il quartiere di Scampia (Napoli), balzato agli onori della cronaca per essere il supermarket di ogni tipo di stupefacente e per la famosa faida di clan rivali in lotta per il possesso del territorio. Ma la vita - nonostante tutto e contro ogni evidenza - continua, e la speranza in un futuro migliore si fa strada. Attraverso la forma della testimonianza, lo scrittore racconta tutto quello che ha condiviso con uomini, donne e bambini nella marginalità di uno spazio abitativo ai limiti del tollerabile. Rosario Esposito La Rossa ha pubblicato il suo primo libro a 18 anni, “Al di là della neve” (Marotta & Cafiero editori) una raccolta di racconti su Scampia, uno sguardo critico, dall'interno, su uno dei quartieri più martoriati dalla camorra. Il testo ha vinto il Premio Fabrizio Romano 2007 e il Premio Giancarlo Siani 2008. “Libera voce, speranze, delusioni e canzoni dei ragazzi di Napoli”, è la sua seconda opera, realizzata in collaborazione con Libera e con prefazione di Don Luigi Ciotti; il ricavato è stato devoluto per la ricostruzione di "Cascina Arzilla", bene confiscato alla mafia in Piemonte. Nel 2010 La Rossa ha pubblicato “Mostri”, raccolta di quaranta storie sui diritti umani. Nel 2007 ha fondato a Scampia l'associazione Vo.di.Sca (acronimo di "Voci di Scampia") in memoria di suo cugino, Antonio Landieri, vittima di camorra. Sempre a Scampia, ha fondato la "Fabbrica dei Pizzini della Legalità" e partecipato al progetto teatrale Arrevuoto.
L'ingresso è libero.