Maddalena Crippa è l’ospite d’eccezione per il tradizionale appuntamento della “Festa della Donna” organizzato dal Comune di Alba in collaborazione con la Consulta comunale per le Pari Opportunità. L’attrice ha scelto di portare al Sociale “Giorgio Busca” uno spettacolo molto particolare, culto per molte generazioni: E pensare che c’era il pensiero di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Il coinvolgente concerto-spettacolo è fissato per giovedì 8 marzo 2012, alle ore 21, nella Sala M. Abbado del teatro. Per l’occasione la Consulta comunale per le Pari Opportunità allestisce all'interno del Teatro la mostra “Donne d’Italia”, sedici ritratti di donne coraggiose, da Madre Teresa di Calcutta a Rita Levi Montalcini, tutte persone che con la loro passione e il loro ingegno, hanno compiuto una lunga marcia verso la propria affermazione, cambiando in positivo le sorti del nostro Paese. Il prezzo del biglietto per lo spettacolo è € 15,00 con assegnazione del posto; i biglietti sono disponibili nei punti vendita del Circuito PiemonteTicket.it. (ad Alba il negozio Discolandia) mentre il Botteghino del teatro è aperto per la vendita dei biglietti il giorno dello spettacolo dalle ore 16. Info: tel. 0173 35189.
Lo spettacolo
«Dal primo istante mi è stato chiaro che in quanto donna non avrei mai potuto, ma soprattutto non avrei mai voluto, rifare Gaber» dice Maddalena Crippa a proposito dello spettacolo tratto dal testo teatrale costruito da Gaber e Luporini tra il 1994 e 1996. La Crippa lo ha riletto, ripensato, metabolizzato e proposto al femminile, grazie a un’interpretazione assolutamente inedita. Il coordinamento musicale dello spettacolo è di Arturo Annecchino; gli arrangiamenti di Massimiliano Gagliardi al pianoforte; un trio di giovanissime vocalist, infine, fanno da contrappunto al canto di Maddalena Crippa. Alla fine ne esce un Gaber che mantiene tutta la forza delle sue parole, che ancora oggi ci fa riflettere perché capace di interrogarsi, di scendere nel privato o aprirsi al sociale, di “stare” nel presente, riuscendo a decifrarlo e persino ad anticiparlo, mettendosi in gioco in prima persona in una costante ricerca.