In allegato la lettera con cui – insieme alle Organizzazioni di Prodotto corilicole Ascopiemonte (748 aziende associate e 2.448 ettari di superficie a nocciolo), Piemonte Asprocor (670 aziende associate, 2.700 ettari di superficie a nocciolo), la cooperativa Corilanga (45 aziende associate e 400 ettari di superficie a nocciolo) abbiamo espresso alla Regione e alla Provincia di Cuneo la nostra preoccupazione per il rischio della diffusione dello scoiattolo grigio nei territori corilicoli di Langa, Roero, Monregalese e Cebano.
Questa nuova specie, originaria dell’America, è molto più competitiva del nostro scoiattolo rosso, che rischia anzi di estinguersi. È stato calcolato, in base al peso dell’animale (500-650 g lo scoiattolo grigio rispetto ai 100-140 g di un ghiro), al suo fabbisogno energetico e al fatto che gli scoiattoli in autunno usano le nocciole per costituire le scorte invernali, un consumo di 6-12 kg di nocciole/anno per animale. La specie può raggiungere densità notevoli: da 1-2 fino a 10-20 animali/ha. L’impatto complessivo sui noccioleti può quindi essere rilevante.
Silvio Pellegrino
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