Incontro martedì in Regione, alla presenza dell'assessore al Lavoro Gianna Pentenero tra sindacati, istituzioni e vertici dell'azienda Embraco, gruppo Whirlpool. All'incontro ha partecipato anche Rachele Sacco, consigliera e capogruppo di FI Chieri: «L'azienda si è presentata al tavolo senza un mandato per trattare, disattendendo di fatto le aspettative dei lavoratori dell'azienda di Riva presso Chieri – spiega Sacco – Il 23 novembre i vertici aziendali si recheranno a Roma al Ministero del Lavoro per discutere la situazione e per chiedere, di fatto, ulteriori aiuti per ottenere la cassa integrazione straordinaria, che però per poter essere concessa l'azienda deve proporre un impegno di rilancio, cosa che però non sembra non aver ancora deciso di attuare. Ciò che chiediamo come amministratori locali è che Embraco proponga un piano industriale, palesi la volontà di rimanere sul territorio con un aumento dei volumi di produzione e che faccia un passo indietro rispetto alla disdetta dei degli accordi sindacali raggiunti nel 2010, disdetta che l'azienda ha reso noto solo ieri pomeriggio, alla vigilia della riunione odierna e che è stata interpretata come un dispetto nei confronti dei lavoratori che non hanno dichiarato guerra all'azienda, come da questi ultimi è stato interpretato, ma che cercano, invece, di difendere il loro posto di lavoro, perchè i lavoratori vogliono bene alla loro Azienda». Irriguardoso, secondo Sacco, l'atteggiamento della multinazionale rispetto ai lavoratori.
«Con queste azioni l'azienda brasiliana toglie dignità ai 537 lavoratori che in questi giorni hanno manifestato pacificamente il loro dissenso di fronte ai cancelli della ditta, senza mai provocare tensioni e continuando a lavorare su turni di sei ore per non bloccare la produzione. La chiusura dell'azienda e del suo indotto, rappresenterebbe una gravissima ricaduta per il nostro territorio, che dobbiamo assolutamente scongiurare in tutti i modi».