Volley fortissimamente volley, potrebbe essere il titolo del progetto che ha coinvolto per un paio di mesi le detenute della Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino. Tutti è iniziato non a caso, l'8 marzo festa della donna. Il corso ideato dalla Sda Pallavolo Uisp Piemonte, è diventato una storia di passione per lo sport come ce ne sono tante. Un'iniziativa che rientra nei valori della Uisp e magari non fa notizia, ma promuove la pratica di un'attività sportiva, importante volano per la formazione fisica e morale, che insegna il rispetto delle regole e la socializzazione. La pallavolo è uno degli sport di squadra per eccellenza, dove si limitano i contatti fisici e dove non c'è molto spazio per gli individualismi, l'intera squadra vince e perde insieme. Per chi vive la reclusione, la libertà può essere anche un fazzoletto di cemento. Un campo da gioco all'aperto, dove una palla che due squadre fanno rimbalzare sopra la rete, è un modo per sospendere virtualmente la condizione di prigionia, oltre a cementare quel senso di gruppo e di fiducia nei propri mezzi. E così è stato per l'appuntamento settimanale del lunedì, che ha coinvolto 12 detenute coordinate dalla responsabile regionale Volley Uisp, Giulia Giordano e dalle due allenatrici, Caterina Fantini e Lucrezia Elia e molte atlete provenienti da società affiliate Uisp. L'esperienza è stata entusiasmante per tutte indistintamente, dentro e fuori, perchè solo lo sport è veramente democratico, azzera le distanze sociali, i vissuti, gli errori e l'importante è giocare. Nel fine settimana si è conclusa l'iniziativa con un triangolare che ha visto la vittoria delle squadre esterne per 2 a 1. Ma le ragazze della Casa Circondariale hanno dimostrato carattere, determinazione e di aver imparato i fondamentali della disciplina, con un arrivederci all'autunno. Nei prossimi mesi si lavorerà per dare continuità al progetto e offrire l'opportunità per una partecipazione ad un vero campionato!