Uno spettacolo sull'adolescenza: l'epoca delle passioni tristi, delle non scelte, dove la risposta a tutto è “boh!”, la stagione dove il desiderio è essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro, quella fase precaria dell'esistenza dove l'identità appena abbozzata gioca tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna. Il tempo in cui si comincia a scoprire se stessi, a entrare in contatto con la propria sessualità e a sperimentarla. E' questo "Lemon therapy" di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, uno spettacolo della compagnia modenese Quinta parete in scena venerdì 11 novembre alle 21 allo Spazio Kairos, via Mottalciata 7 (intero 13 euro, ridotto 10, biglietti in vendita su www.ticket.it; per entrare è necessaria la tessera Arci).
Diretto e interpretato da Enrico Lombardi e Alice Melloni, questo è uno spettacolo che nasce da un'indagine durata sette mesi fatta di interviste, incontri e laboratori con ragazzi dagli 11 ai 20 anni, i loro genitori e insegnanti. Un percorso che parte dai ragazzi, dalle scuole, luogo in cui si sente sempre più l'esigenza di affrontare un argomento spinoso come la sessualità e l'affettività in età adolescenziale, non in termini di prevenzione o dal punto di vista tecnico-scientifico ma in termini di relazione ed educazione. Utilizzando lo strumento teatro e mettendo al centro di questi incontri e laboratori il corpo, un corpo che sta cambiando, che pulsa, che chiede e cerca risposte, Enrico Lombardi e Alice Melloni sono riusciti a entrare in contatto con i ragazzi, a esplorare la loro sfera emotiva, aiutandoli ad esprimersi, a raccontare le loro emozioni, per arrivare a comprendere come i tempi sono cambiati, cosa provano oggi, quali sono i loro dubbi, le loro certezze e come vivono la loro sessualità.
Ci si è chiesto: esistono nodi intergenerazionali? La prima volta? L'attesa, la tensione, la sperimentazione, la scoperta di sè e dell'incontro con l'altro. Chi sono? Come mi percepiscono gli altri? Come sono cambiato?
Nelle loro mani questo materiale è diventata una commedia in cui P., un trentacinquenne che ha rimosso completamente il ricordo della sua adolescenza, viene aiutato da V., una psicoterapeuta con una “originale” terapia. Terapia in cui la Dottoressa, con provocatorie richieste, rompe più volte la quarta parete, rendendo il pubblico co-protagosta dello spettacolo che, intercettando le reazioni degli spettatori, si trasforma da una replica all'altra.
La scenografia firmata da Rewik Grossi fa emergere la contrapposizione tipica adolescenziale di ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, una pianta di limoni viva e reale e uno schermo artificiale ne sono i simboli, come a volere riportare sul palco ciò che si scatena all'interno dell'animo di un adolescente: il contrasto tra il fingere di essere invulnerabile e la realtà di essere fragili.
E' così che ha preso forma "Lemon Therapy", una commedia leggera ma non superficiale, che non vuole solo far ridere, non pretende di dare risposte, lascia spazio alla riflessione e lancia provocazioni sul tema, senza scimmiottare o prendere in giro il mondo adolescenziale ma cogliendone l'ironia, la crudeltà e la tragicità.
BIGLIETTERIA
Intero 13, ridotto 10 (Scuderia Onda Larsen, over 65, studenti under 25, disabili). Bambini fino ai 10 anni 8 euro. Biglietti in vendita su www.ticket.it.
Esiste il "Biglietto sospeso": da quest'anno si può regalare un biglietto a chi non può permetterselo e compiere una buona azione per avvicinare le persone al teatro.
Per accedere a Spazio Kairòs è necessaria la tessera Arci.