Uno spettacolo che è un'indagine intima sul fascino dei pensieri complottisti. Sarà lo Spazio Kairos, ex fabbrica di colla di via Mottalciata 7 ora trasformata in teatro, a ospitare, mercoledì 7 e domenica 11 dicembre alle 21, il debutto nazionale di "Fantasie di complotto", un testo scritto dall'attrice e drammaturga Debora Benincasa e dalla regista e drammaturga Silvia Marchetti che firma proprio la regia. E' una storia contemporanea, in cui si intrecciano le difficoltà di ascoltare gli altri e se stessi. «Questo spettacolo nasce grazie alla lettura di "La Q di Qomplotto" di Wu Ming 1, dal quale ci siamo ispirate per il titolo» spiegano le autrici. Che aprendo il libro spiegano che per "fantasie di complotto" «… si intendono quelle idee che riguardano una cospirazione universale, che ha come fine la conquista o la distruzione del mondo da parte di società segrete, confraternite occulte, “razze infide” (…). Una cospirazione costantemente denunciata eppure sempre in pieno svolgimento, da decenni, da secoli».
Il protagonista sembra vagare in mezzo a una serie di spinte esterne senza riuscire a prendere mai realmente iniziativa. Quando i grandi sogni faticano a realizzarsi ecco che tutto il flusso delle false informazioni arriva consolatorio.
Sul palco ci sono Debora Benincasa e Marco Gottardello. Lui ha una vita soddisfacente: una casa di proprietà, un lavoro a tempo indeterminato (in banca), una fidanzata.
Eppure, la notte non riesce a dormire. Una vita come tante nella nostra società sempre più liquida e precaria, tesa a soddisfare aspettative difficili da mantenere (o da desiderare realmente) : sposarsi, guadagnare, mettere su famiglia…
«Camminiamo all'interno di un flusso continuo di informazioni, video, parole, immagini - spiegano le autrici- Così, diventa sempre più difficile distinguer un articolo da una pubblicità, le false informazioni da quelle vere. Ciò che desideriamo da ciò che è desiderato per noi. Rimane solo un orologio che continua a ticchettare la notte: Puoi definirti felice?»
I complottisimi: un modo nuovo di raccontarli
«Ci è sempre sembrato che il modo comune di parlare dei movimenti complottisti fosse estremamente denigratorio e a volte addirittura violento - dicono Benincasa e Marchetti - Crediamo che questo tipo di narrazioni, volte a ridicolizzare gli individui che finiscono all'interno di questo tipo di pensieri, sia dannoso e nocivo e crei solo più distanza e rabbia».
L'obiettivo dello spettacolo, invece, è rendersi conto che le risposte complottiste, come tutte le fantasie, fanno parte della nostra società, è il nostro modo di vivere stesso a crearle e accrescerle. «In un mondo sempre più difficile e complesso, retto da un potere finanziario mascherato e dematerializzato, le fantasie di complotto danno invece risposte semplici e nemici specifici a cui dare la colpa - aggiungono - Con questo spettacolo, quello che speriamo, è che si possa arrivare a prendere atto della facilità con cui chiunque può cadere nella tana del bianconiglio, non cerchiamo di dare risposte ma solo di aprire le possibilità».
E' nella attesa tra la domanda e la risposta che si sviluppa il pensiero.
Due compagnie coinvolte
Lo spettacolo è una collaborazione tra due realtà: Anomalia Teatro e Compagnia del Calzino. Questo è il primo lavoro che compiono insieme. Il testo è scritto a quattro mani, ma è anche frutto di un percorso laboratoriale. «A inizio della nostra ricerca abbiamo infatti deciso di attraversare la tematica con altre persone e abbiamo condotto due laboratori aperti ad attori: di questi incontri rimangono alcune tracce nello spettacolo».
E' all'interno di "Approdi", la stagione teatrale di Onda Larsen inserita nel progetto Aion, vincitore del bando "Attività di spettacolo dal vivo nelle periferie" della Città di Torino e, sempre nell'ambito di Aion, la compagnia Anomalia Teatro ha svolto un periodo residenza all'interno di Spazio Kairòs per l'ultimazione dello spettacolo
BIGLIETTERIA
Intero 13, ridotto 10 (Scuderia Onda Larsen, over 65, studenti under 25, disabili)
Bambini fino ai 10 anni 8 euro.
Biglietti in vendita su www.ticket.it
Esiste il "Biglietto sospeso": da quest'anno si può regalare un biglietto a chi non può permetterselo e compiere una buona azione per avvicinare le persone al teatro.
Per accedere a Spazio Kairòs è necessaria la tessera Arci.