Venerdì 23 dicembre, nella Sala Grande di Palazzo Madama a Torino, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle tappe in Piemonte del Tour de France 2024.
All'evento sono intervenuti: Alberto Cirio - Presidente della Regione Piemonte; Stefano Lo Russo - Sindaco di Torino; Christian Prudhomme - Direttore Generale del Tour de France.
Nella Sala gremita, anche molte autorità e sindaci dei territori interessati come: Massimo Rosso, presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione ciclistica italiana; Elvio Chiatellino, Patron della candidatura per la tappa di Pinerolo; Faustino Coppi, figlio del grande Fausto Coppi, e i campioni Davide Cassani e Franco Balmamion.
Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori regionali allo Sport Fabrizio Ricca, al Turismo Vittoria Poggio e all'Agricoltura Marco Protopapa, insieme all'assessore allo Sport, Turismo e Grandi eventi del Comune di Torino, Mimmo Carretta. Con loro anche il già presidente della Regione Piemonte ed ex presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.
È stato così ufficializzato un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall'Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.
La tappa del 1° luglio passerà da Tortona nel ricordo del grande Fausto Coppi, poi attraverso le colline Unesco del Monferrato, Langhe e Roero si concluderà a Torino. Per la tappa successiva del 2 luglio, di ritorno in Francia, la partenza da Pinerolo rappresenta una candidatura più che concreta.
Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Poi la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone - Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.
I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell'Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz'altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo.
“È un evento storico - ha affermato il presidente Cirio - a cui Comune e Regione hanno lavorato insieme fin dall'inizio e che è nato dalla volontà di dimostrare che Torino e il Piemonte amano gli eventi sportivi e che gli eventi sportivi sono un valore, perché creano posti di lavoro e rappresentano una ricchezza sul piano economico e comunicativo. Ma il Tour viene in Italia soprattutto per le persone, per celebrare un grande campione come Fausto Coppi che sarà ricordato nella sua Tortona, e attraverserà terre d'eccezione come le nostre colline Unesco. Un risultato che premia ancora una volta la capacità di lavorare insieme fra istituzioni e fra pubblico e privato e di fare in modo che non sia un evento solo di un giorno”.
“La prima volta in Italia del Tour de France è una grande opportunità di promozione di Torino e del Piemonte - ha sostenuto il sindaco Lo Russo - Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni e privati, perché non è solo una manifestazione sportiva, il nostro territorio sarà lo sfondo straordinario alla manifestazione sportiva tra le più viste e partecipate al mondo. La Città di Torino, così come con le ATP, organizzerà eventi di avvicinamento al Tour cercando il più ampio coinvolgimento dei torinesi. I grandi eventi sono anche sviluppo del territorio e avvicinamento allo sport”.
Il direttore generale del Tour del France Prudhomme ha quindi rivelato che “E' un sogno che si realizza partire dall'Italia, luogo di paesaggi magnifici, ma anche terra di campioni che hanno fatto la leggenda del ciclismo, che è uno sport che guarda davanti a sé l'avvenire, ma che rispetta la sua storia e i suoi campioni. Per questo siamo qui, perché le nostre radici sono comuni e perché lo sport e il ciclismo avvicinano le persone. C'è un grande legame di sport fra Italia e Francia, fra Piemonte e Francia, fra Torino e Francia, un legame che ora si rinnova e rafforza”.