Un'intera giornata dedicata alla lotta contro le discriminazioni sociali. Il Virgo Village Sanremo, ideato e fortemente voluto dal Colosso Finanziario Elvetico VIRGO FUND, con il Patrocinio del Comune di Sanremo e della Regione Liguria, ha spalancato le porte ad alcune personalità di spicco dell'attualità nostrana che hanno disquisito in merito a tematiche sociali spinose che, ancora oggi, nel 2023, rappresentano un tabù per molti. All'interno del contenitore “Sanremo Queer”, format tv visibile sul canale 170 del digitale terrestre (ma anche in streaming e in metaverso sul sito del villaggio), il virologo Matteo Bassetti ha affrontato apertis verbis il “problema” della sieropositività, asserendo con fermezza che l'Hiv non è più una malattia mortale e che, anzi, è possibile conviverci e condurre un'esistenza più che dignitosa. L'Onorevole Alessandro Zan, invece, ha sottolineato l'importanza di un Festival come quello di Sanremo che, sempre più young, rappresenta una vetrina importante per accedere alle nuove generazioni. Nel salotto di Lorenzo Bosio, direttore artistico del Padova Village, è intervenuto anche Francesco Rapetti Mogol, autore della canzone di Eros Ramazzotti “Ama” che vuole essere proprio un messaggio di amore universale, un inno alla libertà, un invito ad amare come si vuole, senza limiti, confini o barriere e a celebrare questo sentimento in ogni sua forma e sfaccettatura (foto di Giorgia Zamboni e Marco Ferramosca).
LE DICHIARAZIONI DEL PROF. MATTEO BASSETTI
Il virologo si è espresso, anzitutto sulla questione Covid. “Ormai, abbiamo derubricato il Covid ad un virus simile all'influenza e se lo abbiamo fatto è stato grazie ai vaccini e ai farmaci in cui gli italiani hanno creduto”, ha asserito Bassetti. “Va riconosciuto il lavoro straordinario fatto da medici e infermieri in questi ultimi tre anni perchè è grazie al loro lavoro che, ad esempio, quest'anno il Festival è senza mascherine e plexiglass. Il Covid ce lo siamo lasciati alle spalle”. L'emerito professore ligure ha poi dissertato in merito al tema Hiv, nella giornata sanremese dedicata alla lotta contro le discriminazioni sociali. “Chi ha l'Hiv, oggi, grazie ai progressi della scienza, può avere una vita normale: avere rapporti sessuali e fare figli”, ha detto Bassetti. “Oggi, avere l'Hiv non è una condizione sierologica, il virus non sparisce ma riusciamo a tenerlo sotto controllo. Lo stigma nato negli anni Ottanta è sbagliato perchè l'Hiv, oggi, non riguarda solo gli omosessuali ma tutti quelli che hanno rapporti non protetti e che, per questo motivo, rischiano di contrarre il virus. Oggi, si può vivere con l'Hiv”. Il virologo ha poi voluto lanciare un messaggio sulle nuove generazioni. “Il dato contagi a livello giovanile è preoccupante poiché le malattie sessualmente trasmissibili sono ancora molto diffuse e si conta che circa il 50% della popolazione ne abbia contratta una almeno una volta nella vita”, ha riferito Bassetti. “Non c'è attenzione adeguata al problema. Nelle scuole andrebbe spiegato che se i ragazzi vogliono fare sesso, hanno il diritto di farlo, ma devono farlo sicuro, usando il preservativo e sottoponendosi a controlli periodici. Bisogna parlarne e non nascondere queste cose. L'Hiv non è una malattia peccaminosa ma è una malattia come tante altre”.
L'INTERVENTO DELL'ONOREVOLE ALESSANDRO ZAN
L'Onorevole Alessandro Zan, intervenuto in video collegamento, ha sottolineato l'importanza del Festival di Sanremo nell'ottica di un mondo moderno più inclusivo. Una kermesse canora che, secondo Zan, è sempre più aperta ad un pubblico giovanile e, proprio per questo motivo, il Festival di Amadeus può rappresentare una vetrina importante per veicolare messaggi sociali di interesse nevralgico che possano arrivare ed essere ascoltati nelle scuole. L'Onorevole, poi, ha espresso le sue preferenze sui cantanti in gara all'Ariston. “Mi sono piaciuti Marco Mengoni ed Elodie ma anche Anna Oxa, nonostante la giuria della sala stampa non l'abbia premiata. Sono curioso di ascoltare Paola e Chiara”.