Un 30enne incensurato di FIRENZE, che lavora come venditore col sistema del “porta a porta” per una nota società produttrice di elettrodomestici e casalinghi, è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di ALBA alla Procura della Repubblica per il reato di atti persecutori (STALKING). Il giovane, durante la sua attività lavorativa, aveva conosciuto in città una casalinga 40enne, felicemente sposata, a cui aveva venduto alcuni piccoli elettrodomestici per le pulizie domestiche. I rapporti tra i due erano stati regolari, come solitamente avviene tra venditore e cliente. Qualche giorno dopo però quel brillante venditore si è ripresentato dalla donna chiedendogli se gli erano stati recapitati i prodotti e se era soddisfatta dell’acquisto. In realtà lui non era mai tornato da alcun cliente perché non rientrava nelle sue competenza, era tornato da quella signora solo perché se ne era invaghito, le ha fatto infatti anche proposte che la donna ha chiaramente rifiutato invitando il venditore a non importunarla più.Lui, affatto convinto, aveva iniziato a pedinare la donna quando accompagnava i figli a scuola la mattina pregandola di uscire con lui, tempestandola continuamente di telefonate sia a casa che sul suo cellulare perché era in possesso dei suoi recapiti ricevuti per la vendita dei prodotti. Lei non ce l’ha fatta più e si è recata in caserma per denunciare i fatti, dopo avere informato anche suo marito di quanto le stava succedendo. I Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini risalendo all’identità del giovane che ora è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria ed il Magistrato valuterà se applicare all’indagato la misura del divieto di avvicinamento alla vittima, possibilità consentita dalla legge sullo STALKING entrata in vigore nel 2009. Sono già 21 i casi di STALKING di cui si sono occupati i Carabinieri della Compagnia di ALBA che, da inizio anno, hanno arrestato 4 persone e denunciate altre 17 per questo reato.