Il Sindaco di Cuneo aveva inviato una lettera ai Parlamentari cuneesi per invitarli ad una riunione da tenersi lunedì 7 novembre alle ore 10 presso il Municipio per affrontare la drammatica e preoccupante questione dell’assistenza e del sociale. Quest’invito era successivo ad una riunione analoga convocata per il 19 settembre che aveva visto la sola presenza dell’On. Teresio Delfino (UDC) e l’assenza di tutti gli altri parlamentari della Provincia di Cuneo, tutti di centro destra. Su questa questione lo scorso 26 ottobre il Prefetto di Cuneo, dottoressa Patrizia Impresa, aveva ricevuto una delegazione, guidata da Beppe Tassone, di famigliari di persone assistite dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (handicappati, sofferenti d’alzheimer, disabili assoluti, anziani non autosufficienti) che avevano consegnato un documento che sottolineava la preoccupazione per il futuro dell’assistenza e chiedeva di sollecitare la partecipazione dei parlamentari del cuneese alla riunione del 7 novembre. Lunedi alle 10 in Municipio a Cuneo di Parlamentari eletti nel cuneese era presente il solo on. Teresio Delfino, mentre erano assenti tutti gli altri esponenti del centro destra. “Non è un bell’esempio, ha dichiarato Beppe Tassone, quello che i Parlamentari eletti nel cuneese hanno dato disertando nuovamente la riunione. Molte erano le attese da parte delle famiglie di quanti hanno parenti che usufruiscono dei servizi socio assistenziali, così come una parola di speranza l’attendevano i dipendenti dei consorzi e, soprattutto, delle tante cooperative impegnate nel settore. Invece ancora silenzio, mentre il tempo passa ed il futuro di un settore determinante non solo per l’assistenza dei più deboli, ma anche per assicurare coesione sociale al territorio é sempre più in forse. Come avevamo anticipato al Prefetto, ora le famiglie scendono in agitazione e promuoveranno manifestazioni pubbliche di sollecitazione e di protesta. Immaginare che siano handicappati, disabili, anziani non autosufficienti, malati d’alzheimer a dover subire l’umiliazione di non essere, per la seconda volta, presi in considerazione da chi dovrebbe rappresentarli in Parlamento e triste e disarmante. Ma il mondo dell’handicap e della disabilità è abituato a lottare e a sudarsi le conquiste e anche questa volta non si farà certo sconfiggere da chi rifiuta confronto su un argomento così delicato”.

Beppe Tassone