Si può essere arrestati anche per reati in violazione della vigente normativa a tutela dell’ambiente. E’ quanto è accaduto ad una imprenditrice 40enne arrestata l’altro giorno dai Carabinieri della Compagnia di ALBA che hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso a suo carico dal Tribunale di Sorveglianza di TORINO per il reato di gestione non autorizzata di rifiuti. I fatti risalgono al 2007 quando i militari, nell’ambito di un servizio di contrasto ai reati ambientali fecero controlli e verifiche all’interno dell’azienda per il recupero del ferro ed altri metalli di cui la donna era titolare, già nota in quanto denunciata sempre per violazioni alle norme ambientali ed altri reati connessi all’inquinamento. In quella circostanza i Carabinieri accertarono una serie di violazioni quali: la miscelazione non autorizzata di rifiuti pericolosi, gestione e trattamento di rifiuti pericolosi non autorizzata, trasporto e recupero di rifiuti senza la prescritta iscrizione all’Albo, dispersione nell’area di fibre d’amianto, etc. e denunciarono la donna alla Procura della Repubblica di ALBA. Si è poi celebrato il dibattimento presso il Tribunale di ALBA che si concludeva con la condanna della imprenditrice riconosciuta colpevole dei reati in violazione della normativa a tutela dell’ambiente. Ora quella condanna è diventata definitiva ed il Tribunale di Sorveglianza di TORINO ha applicato nei confronti dell’imputata la detenzione domiciliare per 10 mesi. I Carabinieri l’hanno quindi arrestata ed accompagnata presso la propria abitazione dove dovrà espiare per intero la pena con l’obbligo di non uscire di casa altrimenti, in caso venissero accertate violazioni, verrebbe subito trasferita in carcere dai militari.            

IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti