Le principali conquiste delle multinazionali farmaceutiche italiane nella seconda metà del novecento: la loro storia, l’impatto e il destino delle scoperte nel campo dei farmaci salvavita. Un “made in Italy” dimenticato, a volte trascurato, malgrado il contributo degli scienziati italiani in alcune aree della Medicina e della Chimica Farmaceutica sia stato determinante, come nel caso delle cure per la malaria. Naxospharma, Sigma-Tau, Frezza & Partner: alcune delle più importanti aziende italiane, affiancate dai ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale, fanno il punto sull’evoluzione della ricerca, la crisi di produttività della R & D farmaceutica e le strategie messe in campo dalle aziende - a livello sia nazionale, sia globale - ma anche i fattori che determinano le scelte di localizzazione delle aziende farmaceutiche, con un focus sulle politiche pubbliche.
Intervengono: Paolo Lombardi di Naxospharma (autore di oltre 150 tra pubblicazioni, abstracts e invited lectures, inventore di oltre 50 brevetti nella Chimica terapeutica e di processo); Walter Cabri di Sigma-Tau, Pomezia (Direttore della Chimica e dello Sviluppo Analitico; autore di oltre 150 articoli e brevetti); Leonardo Frezza di Frezza & Partner (Executive Search Consultants ed attività di consulenza su organizzazione e risorse nel settore Life Science); Claudio Jommi, DISCAFF - UPO (Professore associato di farmacoeconomia, componente dell’osservatorio sui farmaci, Cergas Bocconi).
Ingresso libero, programma e info su: www.annodellachimica.unito.it In allegato il programma e il comunicato.