Comunicato Stampa nr. 01/2013
Boca 13.03.2013
OGGETTO: Cinghiali valsesiani con presenza di Cesio 137
Visto i recenti articoli apparsi sulla stampa locale e sui siti internet di informazione on-line, a dovuta precisazione e chiarificazione, al fine di evitare erronee interpretazioni e/o strumentalizzazioni, per poterne dare più ampia diffusione e conoscenza, si rende noto il seguente comunicato:
“Abbiamo appreso da fonti giornalistiche la notizia dell'interrogazione in Consiglio Regionale da parte del Consigliere Valsesiano Paolo TIRAMANI che, nel chiedere quali siano le misure adottate per fronteggiare il problema della presenza di Cesio 137 in alcuni capi di cinghiali, ipotizza in maniera totalmente errata che:
“…Se i capi risultati radioattivi risultassero provenire dalla bassa Valsesia, ad esempio, sarebbe necessario approfondire l'eventuale presenza di ulteriori contaminanti nel sito della ex Pulinet, al centro delle note questioni legate a un giro di rifiuti sospetti, che è già stato oggetto di bonifica ma che forse potrebbe riservare ancora qualche preoccupazione.”
Come amministratore che ha seguito e concluso personalmente la vicenda ex Pulinet, posso garantire che a conclusione dei lavori di messa in sicurezza del sito, questo è completamente svuotato da qualsivoglia rifiuto. I carotaggi effettuati internamente all'area ed ai capannoni, esternamente al sito fino ai Comuni di Cureggio e Fontaneto d'Agogna, non hanno rilevato livelli di inquinamento degni di rilievo per la salute pubblica. Non risultano agli atti dei lavori, ritrovamenti di rifiuti radioattivi riconducibili al Cesio 137.
Durante la cantierizzazione del sito sono state effettuate ben 3 verifiche della presenza di valori anomali di radioattività, uno all'inizio, richiesto dal Direttore dei lavori, uno quando la ditta appaltatrice ha preso in carico il cantiere ed un terzo dopo il rinvenimento di un bancale di rifiuti ospedalieri con etichettature indicanti materiali radioattivi ma i cui valori di radioattività sono risultati tendenti a zero ed addirittura non rilevabili in loco. Quest'ultimo sopralluogo è stato effettuato dall'A.R.P.A. di Ivrea su mandato della stessa Regione Piemonte al fine di verificare i livelli di radioattività dell'intera zona che sono stati certificati come compatibili con i livelli medi registrati nel novarese, escludendo in maniera certa ed assoluta qualsiasi rischio per la popolazione o per gli animali. Quanto affermato dal Consigliere Regionale Tiramani in merito al sito ex Pulinet appare dunque privo di fondamento e frutto di una superficiale informazione in merito. Rimaniamo comunque a disposizione delle autorità Regionali competenti affinché si possa far piena luce su questo aspetto.
L'unica preoccupazione che questa messa in sicurezza sta causando deriva proprio dalla stessa Regione Piemonte che anni fa autorizzò questa dannosa attività nel nostro Territorio. Il Comune di Boca non solo si è sempre schierato contro tale attività, ma dopo anni di disagi, ha pure dovuto svolgere la messa in sicurezza del sito facendolo in maniera ineccepibile stante le piccole dimensioni dell'Ente, con lavori che si sono svolti nella più totale sicurezza per i cittadini non solo di Boca ma anche dei 4 Comuni confinanti, (Cavallirio, Cureggio, Fontaneto d'Agogna e Maggiora). Il Comune di Boca ha quindi concluso i lavori:
- con un cospicuo risparmio, di € 624.200, a favore della Regione rispetto allo stanziato, € 2.243.000 e una chiusura lavori di € 1.618.800 ed in una Italia di sprechi e sperperi nei lavori pubblici non è un risultato da poco;
- con l'istituzione di un onere reale di 3.000.000,00 sul sito ex Pulinet ad ampia garanzia del credito della Regione Piemonte nei confronti della ditta ex Pulinet, ammontante a circa € 1.618.800;
- con la vittoria in tutte le sedi legali ove il Comune di Boca è stato citato, soprattutto nell'insinuazione nel fallimento sempre a garanzia del credito della Regione Piemonte ammontante a € 1.618.800;
- con una sentenza che si puo' definire storica, così nel procedimento per il fallimento Pulinet sono stati garantiti anche i crediti della Regione derivanti dalla bonifica futura, anche se non ancora richiesti, fino alla chiusura totale dei lavori.
Nonostante tutto l'impegno ed i risultati ottenuti, il Comune di Boca si è ritrovato con un importo di circa € 55.000 per spese legali, dovuti per i procedimenti di cui sopra e per i quali il nostro Ente si è costituito sempre in nome e per conto della Regione Piemonte e dei crediti da essa vantati.
Credo che oramai sia arrivato il momento che i Comuni e soprattutto i cittadini che per anni hanno subito questa situazione avendo la propria salute a rischio e questa attività autorizzata da altri, chiedano conto dei danni subiti e che gli Enti che hanno autorizzato tale attività e che dovevano controllarla siano chiamati a pagare i danni che a questo punto sarà d'obbligo richiedere.
Distinti saluti
Il Sindaco
|