Nella giornata di mercoledì 14 dicembre, il Sindaco Giorgio Demezzi ha firmato l’ordinanza che impone la limitazione all’esercizio per gli impianti di riscaldamento, in modo da contenere gli elevati livelli di inquinamento atmosferico da PM 10. La centralina di riferimento per il rilevamento delle concentrazioni di inquinarti atmosferici a Casale Monferrato, sta rilevando, infatti, da diversi giorni concentrazioni di polveri fini superiori al limite consentito. Le condizioni meteorologiche previste per il prossimo periodo, inoltre, risultano le stesse degli ultimi 15 giorni: ecco quindi la decisione di adottare l’ordinanza. Nello specifico, con questo provvedimento si stabilisce che la temperatura all’interno degli edifici pubblici (con eccezione degli edifici scolastici di ogni ordine e grado), delle attività commerciali, delle imprese e delle abitazioni, non possa superare i 20 gradi. Inoltre il periodo di mantenimento della temperatura massima non deve essere superiore alle 13 ore giornaliere. L’adozione di questa ordinanza scaturisce da quanto emerso nel corso dell’incontro del Tavolo Tecnico, che si è tenuto il 5 dicembre scorso alla sede della Provincia di Alessandria: «Come ho più volte ribadito negli anni scorsi – ha voluto spiegare l’assessore all’Ambiente, Vito De Luca – i blocchi alla circolazione degli automezzi non è una soluzione alle polveri sottili. La conferma è anche giunta proprio nei giorni scorsi dalla città di Milano, dove dopo due giorni di chiusura totale al traffico la concentrazione di PM10 non ha inciso, anzi si ha avuto addirittura un aumento». Ecco quindi la decisione di far abbassare i riscaldamenti: «Questa soluzione ha due importanti vantaggi – ha proseguito De Luca – permettere un risparmio economico ai cittadini e limitare concretamente le emissioni di inquinanti». L’ordinanza ha validità immediata e resterà in vigore finché non cambieranno le condizioni meteorologiche e, di conseguenza, non si ridurranno le concentrazioni degli inquinanti nell'atmosfera. L’ultima raccomandazione dell’assessore all’Ambiente Vito De Luca è anche sulla tipologia di impianti impiegati per il riscaldamento: «Invitiamo tutti i cittadini a non utilizzare impianti a biomassa di piccola taglia, cioè con potenza inferiori ai 35 chilowatt, come ad esempio caminetti, sia chiusi che aperti, stufe a pellet, caldaie a pellet, caldaie a legna: dagli studi effettuati, infatti, le polveri prodotte dagli impianti a biomassa risultano da venti a ottanta volte superiori alle emissioni di analoghi impianti a gasolio e da cento a trecento volte superiori a quelle di analoghi impianti a metano o gpl».