Il 28 aprile, si celebra la giornata mondiale delle vittime dell'amianto, una ricorrenza necessaria per ricordare che ancora oggi nel nostro Paese muoiono ogni anno 4mila persone per tutte le malattie asbesto correlate, con oltre 21mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2012.
«È inaccettabile che Chieri, ancora una volta, non solo non sia al passo con i tempi, ma ignori il problema alla radice». Sono le dure parole che Rachele Sacco, capogruppo FI, rivolge all'amministazione cittadina, rea di non avere aggiornato la mappatura dei siti con presenza di amianto.
«A 25 anni dalla sua messa al bando l'amianto è ancora presente in migliaia di siti su tutto il territorio nazionale. Migliaia di persone hanno perso la vita a causa dell'esposizione a questo materiale. Consci della pericolosità della questione abbiamo richiesto, già al termine dello scorso anno, un elenco di siti critici che consentisse di sapere con precisione in quali aree intervenire»
Una mappatura che, a detta della consigliera, non sarebbe affatto aggiornata: «Alcuni edifici erano già stati risanati da tempo. Altri, come quelli situati in strada Padana inferiore e in strada Cambiano, presentano condizioni critiche e non sono ancora stati oggetto di intervento».
Sacco si domanda quando il Sindaco e gli Assessori competenti metteranno in sicurezza almeno i siti più frequentati, potenzialmente dannosi per la salute pubblica: «Ci chiediamo, se in occasione di questa celebrazione l'amministrazione si dedicherà con maggiore impegno alla problematica, fornendo una mappatura non obsoleta ma completa ed aggiornata. Come richiesto da quasi un anno». |