E' una delle pièce di David Ives più acclamate e più premiate, da cui Roman Polanski ha tratto l'omonimo film. Una sexy dark comedy: stiamo parlando di
“Venere in Pelliccia” che arriva a Torino in una versione inedita, quella firmata da Teatro d'inverno (Alghero). Dopo vari sold out in Sardegna, l'appuntamento è sabato 5 novembre alle 21 allo Spazio Kairòs, l'ex fabbrica di colla di via Mottalciata 7 a Torino (intero 13 euro, ridotto 10, biglietti in vendita su www.ticket.it; per entrare è necessaria la tessera Arci).
La pièce teatrale si ispira all'omonimo romanzo di Leopold von Sacher-Masoch e alla sceneggiatura “Venus in fur” realizzata da Ives per la versione cinematografica di Roman Polanski, e presentata dal Teatro d'Inverno nel riadattamento realizzato da Giuseppe Ligios che ne cura la regia insieme ad Aaron Gonzalez.
Lo spettacolo
“E il Signore Onnipotente lo colpì e lo mise nelle mani di una donna”.
Questa citazione è il motore alla base della relazione tra i due personaggi. In un teatro di periferia, infatti, Thomas è alla ricerca di un'attrice per il ruolo da protagonista che però non riesce a trovare. Nessuna candidata possiede lo stile necessario per il ruolo: Thomasi si lamenta al telefono del basso livello delle candidate.
Mentre sta per uscire, dopo una giornata a fare audizioni, appare un attore, Jordan Vanda, alla ricerca disperata di un lavoro, che da subito si rivela un vero e proprio vortice di energia, sfrontato e pronto a tutto pur di fare il provino. Improvvisamente tutto cambia.
L'attore è tutto quello che Thomas detesta: è volgare e stupido e non si fermerà davanti a niente pur di ottenere la parte. Praticamente costretto, Thomas decide di lasciarlo provare. Per Thomas l'audizione finirà per trasformarsi in ossessione.
Sul palco ci sono Antonello Foddis e lo stesso Giuseppe Ligios che pongono l'attenzione sulla forza dei personaggi, capaci di superare qualsiasi categoria di genere, restituendo intatta la bellezza e la complessità del testo sempre in bilico tra seduzione e dominazione, perbenismo borghese ed erotismo sopito. La pièce si avvale del disegno luci ideato dal light designer Tony Grandi e dei costumi realizzati dallo stilista Manuel Casati.