Bra avrà una “casa delle associazioni”, ovvero una sede a disposizione delle diverse realtà  cittadine che al momento non hanno domicilio. Il suo indirizzo sarà in via Palma di Cesnola, nell'ex sede della concessionaria del gas, dove “a breve saranno ripassati i tetti e, nella programmazione triennale delle opere pubbliche, abbiamo previsto i fondi per una sistemazione dei locali”, come detto dall'assessore al patrimonio Alberto Rizzo rispondendo ad un'interrogazione di Pier Giorgio Pirra (capogruppo Bra futura) nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri, giovedì 26 novembre 2009.Il sindaco Bruna Sibille ha invece anticipato che è stato convocato un incontro con il suo collega di Sanfré e sarà richiesta la partecipazione alla conferenza dei servizi per la pratica di autorizzazione di una cava sul confine tra i due comuni, anche perché “a ridosso dell'impianto di captazione dell'acquedotto comunale”, come ricordato dal capogruppo della Lega nord Valter Bergesio. Lo stesso primo cittadino ha poi riferito al consiglio le ultime novità in merito alla trattativa in corso tra le organizzazioni sindacali e l'Abet circa possibili esuberi nello stabilimento braidese. “Ci sono spiragli per nutrire speranze di una positiva conclusione della trattativa, con posizioni lontane ma che non hanno prodotto una rottura” - ha detto il sindaco Sibille, concordando con il capogruppo di “Progetto Bra”, Claudio Lacertosa, sulla preoccupazione per una situazione che mette a rischio quaranta famiglie.“Il deposito di terra in piazza Spreitenbach, derivata dagli scavi del cantiere lungo la linea ferroviaria in via Vittorio Veneto, è a titolo oneroso o meno, da parte delle ditte che eseguono gli scavi? Non si tratta di un aspetto indifferente, privando i cittadini per sei mesi di un parcheggio”. Questa la domanda del consigliere Giancarlo Balestra (Pdl), dopo che l'assessore ai lavori pubblici Luciano Messa aveva sottolineato come la decisione di accatastare il materiale di scavo in piazza Spreitenbach permetta di contenere i disagi sia per gli utenti che per gli operatori. Lo stesso Messa ha poi parlato dei lavori di asfaltatura compiuti nei mesi scorsi, che hanno interessato più vie rispetto a quanto previsto a progetto per effetto di risparmi di spesa, trovando ancora la critica del consigliere Balestra (Pdl), che ha denunciato atteggiamenti di favore per strade abitate da amministratori pubblici.L'assessore Messa ha poi risposto che esistono “problematiche di carattere tecnico” per realizzare un sottopasso pedonale di collegamento tra via Isonzo e via Adua, come proposto dal consigliere Gian Massimo Vuerich (Pdl) secondo il quale “gli spazi ci sono. Con il cantiere in via Vittorio Veneto, questa è un'occasione irripetibile per realizzare un'infrastruttura che permetta di separare il traffico veicolare da quello pedonale”. L'assessore Luciano Messa ha replicato però che, oltre alla difficoltà di realizzare gli scivoli di accesso, “si tratta di un'infrastruttura molto onerosa, tanto che lo stesso comitato di quartiere di San Giovanni Lontano non lo ha ritenuto una priorità”.L'assessore all'innovazione Massimo Borrelli ha invece risposto al capogruppo Pdl, Federico Dellarossa, che censurava la mancata attivazione del servizio di connettività Adsl in frazione Bandito. “Era stata assicurata la partenza del servizio a novembre” - ha detto Borrelli - “Non si tratta di un servizio pubblico, quindi possiamo solo limitarci a sollecitare la ditta Telecom Italia perché provveda ad attivare un servizio che, dopo l'installazione della centralina apposita, ha tutta la convenienza a far partire quanto prima”. (rg)