La nuova legge regionale n.16/2011 “Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 - Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2012, ha, tra le altre cose, istituito l’ampliamento del Parco fluviale Gesso e Stura sul territorio di nove comuni limitrofi (Castelletto Stura, Cervasca, Centallo, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo). La stessa legge prevede poi l’esistenza di due tipologie di aree: le Riserve Naturali e le Aree Contigue.
La legge nazionale sulle aree protette consente che nei territori facenti parte delle aree contigue possano cacciare soltanto i residenti. A tal proposito, la proposta di legge avanzata dai comuni del Parco fluviale Gesso e Stura faceva riferimento all’istituzione di zone di salvaguardia ove la caccia era prevista ma, nel corso dell’iter regionale di approvazione, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali tali zone.
Per ovviare ai problemi che la nuova situazione normativa andrebbe a creare alle Aziende faunistiche venatorie, la Regione Piemonte sta valutando l’ipotesi di eliminare le aree contigue nelle zone dove sono presenti le Aziende Faunistiche Venatorie, decisione che comporterebbe una diminuzione territoriale di circa il 40% della superficie del Parco fluviale Gesso e Stura, andando ad escludere dal Parco i territori dei comuni di Centallo, Castelletto Stura, Montanera e S. Albano Stura. Per questo motivo il Sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia ha scritto una lettera all’Assessore regionale al Commercio e fiere, Parchi e Aree protette, William Casoni, per esprimere la propria preoccupazione e il proprio rammarico circa questa ipotesi di modifica che andrebbe ad incidere pesantemente sul Parco fluviale Gesso e Stura. «Una soluzione di questo tipo – scrive il Sindaco Valmaggia - comporterebbe una diminuzione territoriale significativa, di circa il 40%, della superficie del Parco fluviale Gesso e Stura, che la stessa legge sopra citata ha ampliato, allargandone il territorio ad altri otto comuni contigui. Una soluzione di questo genere andrebbe inoltre ad interrompere la continuità territoriale del Parco, con l’esclusione dallo stesso dei territori di quattro comuni.» «Ritengo assolutamente urgente e necessario – prosegue Valmaggia - trovare una posizione comune ed individuare una diversa proposta, al fine di mantenere l’unitarietà e le finalità del progetto del Parco fluviale Gesso e Stura, progetto per altro ampiamente condiviso e sostenuto dalla cittadinanza e di primaria importanza per il nostro territorio e la popolazione.» L’Amministrazione comunale intende inoltre fare tutti i passi necessari, a partire dal coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale, per individuare una proposta in grado di preservare il Parco fluviale Gesso e Stura mantenendone l’unitarietà.
In allegato il testo integrale della lettera del Sindaco Valmaggia all’Assessore Casoni