Martedì 1° marzo u.s., durante l’incontro dei Capigruppo, la minoranza è tornata a proporre la convocazione di un Consiglio comunale aperto sul tema della sicurezza utilizzando lo stesso iter del Consiglio ordinario (richiesta da parte di almeno 1/5 dei Consiglieri).
A sostegno della sua richiesta la minoranza si fa forte di un parere espresso dall’ANCI regionale (mi sembra strano che il parere non sia stato richiesto alla ben più autorevole “ANCI risponde” che opera a livello nazionale) che appare confuso e contraddittorio. Da un lato parrebbe possibile l’assimilazione (per quanto riguarda la modalità di convocazione) del Consiglio aperto e del Consiglio ordinario, dall’altro dice che debbono essere comunque definiti (a livello di Statuto e Regolamento) le questioni di merito riguardo i temi e gli argomenti ammissibili e infine (contraddicendo la prima affermazione) sostiene che i due “tipi” di Consiglio vanno comunque differenziati anche in base al numero di richiedenti.
Riguardo il tema “Ordine pubblico a Fossano” che andrebbe, secondo la minoranza, affrontato nel Consiglio aperto non vedo alcun problema a farlo allorché la richiesta non si fondi su motivazioni pretestuose come successo nel passato (la città sarebbe il “Far West” della Granda, i cittadini vivrebbero in una situazione di emergenza continua...) che sono lontanissime dalla realtà, come è stato poi dimostrato dai dati forniti dalla Prefettura e ribaditi, più recentemente, anche dalle Forze dell’Ordine provinciali e cittadine.
Dall’incontro dei Capigruppo è emersa, questa volta, l’intenzione della minoranza di promuovere un confronto sereno riguardo le problematiche legate alla sicurezza ed alla “percezione” che i cittadini hanno del problema. E’ chiaro, e la minoranza stessa lo ha ribadito, che in un tale contesto debbano intervenire direttamente i rappresentanti di Prefettura, Questura e Comando provinciale dei Carabinieri oltre alle Associazioni cittadine (di categoria, sociali, d’arma...).
In questo senso la proposta sarebbe accoglibile da parte della maggioranza. Attendiamo quindi un’ulteriore richiesta da parte della minoranza con la costruttiva intenzione di concordarne insieme le modalità di realizzazione.
Mi sovviene, però, una perplessità: chiedere a Prefetto, Questore, Comandante provinciale dei Carabinieri e Comandante provinciale della Guardia di Finanza di intervenire nell’incontro di Fossano potrebbe risultare “inusuale” e “poco” istituzionale. Sarebbe forse più opportuno ed istituzionalmente più corretto che di un’iniziativa del genere si faccia carico, in prima istanza, il Consiglio provinciale, considerando che i nostri referenti per l’ordine pubblico sono appunto organi ed istituzioni che hanno una competenza territoriale provinciale.
Peraltro uno dei consiglieri che richiedono il Consiglio aperto a Fossano è anche Assessore della Giunta provinciale e credo possa cogliere immediatamente l’opportunità del ragionamento formulato.
Mi farò quindi carico di consultare i Capigruppo con l’intenzione di richiedere alla Presidente della Provincia Gianna Gancia la convocazione di un Consiglio provinciale aperto sul tema della sicurezza cui parteciperemo molto volentieri. In seguito si potranno realizzare Consigli comunali aperti anche nelle realtà cittadine locali.
Tutto questo nello spirito di una leale collaborazione istituzionale e politica, senza rinunciare alla dialettica, attraverso un serio confronto delle diverse posizioni, cercando di individuare le buone pratiche da adottare per, da un lato, contenere i problemi di ordine pubblico in provincia e, dall’altro, aumentare la percezione di sicurezza, su tutti i fronti, che i cittadini vivono quotidianamente.
Francesco Balocco