Lo 0,4 per cento sull'abitazione principale e le relative pertinenze, ma anche per le abitazioni locate secondo il sistema degli affitti concordati o per i nuovi fabbricati destinati ad uso produttivo. Aliquota che scende allo 0,2 per cento nel caso di “fabbricati strumentali all'attività agricola”, ma che sale allo 0,86% nel caso di alloggi sfitti. Questi i casi particolari previsti dal nuovo regolamento comunale per l'applicazione dell'Imu, l'imposta municipale unica, il tributo sulla casa con aliquota ordinaria al 7,6 per cento introdotto dalle recenti manovre economiche governative. A stabilirlo, il consiglio comunale di Bra che si è riunito ieri, mercoledì 21 marzo 2012. “Non dimentichiamo che, sulla scorta della previsione di una riduzione dell'aliquota su certi cespiti, il 3,8 per cento dell'importo relativo ad ogni immobile viene girato allo Stato. Sarà considerata come abitazione principale anche quella a disposizione di anziani che sono ricoverati presso case di riposo e lì hanno spostato la loro residenza” - ha detto l'assessore alle finanze Giovanni Fogliato nell'illustrare il provvedimento, che ha ricordato come il criterio seguito per l'elaborazione del regolamento Imu era legato al fatto che “ogni evenienza che veniva normata doveva poi permettere un controllo effettivo da parte degli uffici”. A queste parole sono seguite quelle del sindaco Bruna Sibille, che ha dichiarato essere intenzione dell'amministrazione procedere a valutare diversamente gli estimi delle nuove aree fabbricabili, visto che è in itinere l'approvazione del nuovo piano regolatore. Soluzione quest'ultima caldeggiata dal consigliere Marco Ellena (Progetto Bra), che ha ricordato “la grave stagnazione nella quale si trova il comparto dell'edilizia. Non condivido invece l'aggravio di spesa per i fabbricati sfitti, che va a penalizzare i cittadini proprietari proprio quando dovranno già trovarsi di fronte ad una rivalutazione degli estimi del sessanta per cento per il calcolo dell'Imu. Sugli immobili che i costruttori realizzano e non riescono a vendere si pagherà poi, di fatto, una tassa sull'invenduto”. Critiche anche dal capogruppo del Pdl, Federico Dellarossa, che ha definito “un'ulteriore mazzata per il mercato immobiliare” la scelta di un aumento dell'aliquota sugli alloggi sfitti, mentre ha espresso forti perplessità sull'istituto delle locazioni con affitti concordati. Su questo punto, di tutt'altro avviso il consigliere Christian Damasco (Con Sibille per Bra) che ha ricordato come “a Bra l'emergenza casa è ancora una realtà viva e l'amministrazione deve fare il possibile per agevolare l'incontro tra domanda e offerta. L'Imu è però un'imposta municipale solo per la provenienza del gettito e per l'esattore, visto che la gran parte del gettito viene girata allo Stato”. A conclusione degli interventi, l'assessore Fogliato ha voluto ricordare come, rispetto ad altri centri della provincia, l'andamento degli affitti concordati a Bra è soddisfacente: “103 stipulati nel 2010, 105 nel 2011”. Il consiglio ha approvato poi anche l'istituzione di un fondo compensativo della pressione fiscale, che consentirà ai cittadini di poter recuperare nel 2013 le maggiori imposte pagate nel 2012 per effetto delle variazioni all'addizionale comunale all'Irpef, sulla scorta del livello Isee del nucleo famigliare. Entrambe le deliberazioni sono state approvate con il voto favorevole dei soli gruppi di maggioranza.