Dinosauri è un'opera di carattere poetico, non si sviluppa seguendo una trama lineare ma
segue la logica della poesia che agisce sul piano evocativo ed emotivo della comprensione
invitando lo spettatore a leggere lo spettacolo in relazione della propria esperienza.
Lo spettacolo è una preghiera, una denuncia ed un appello a difendere i valori umani, a
difendere il diritto alla spiritualità propria dell'uomo. Un appello per il quale abbiamo preso
in prestito le voci di Francesco d'Assisi e Vladimir Majakovskij, così sorprendentemente
consone, malgrado la distanza di secoli, di culture e di situazioni politiche che le separano.
Il fondamento su cui poggia la nostra società moderna, il mercato, non è più al servizio
dell'uomo ma è l'uomo che serve al mercato.
La spiritualità umana è oggi una qualità emarginata, una società che non si basa sulla
crescita dell'uomo ma sulla speculazione e sulla trivializzazione sempre più feroce della vita
quotidiana, porta ad un disorientamento e ad uno squilibrio pericoloso che crea il clima
ideale per svariati fondamentalismi ed estremismi politici e religiosi. Essi rispecchiano
purtroppo che qualcosa è andato nella direzione sbagliata e che stiamo per perdere il nostro
senso d'orientamento.
Lo spettacolo, che ispirandosi alle due voci del passato fa luce sull'importanza di difendere
e di riconquistare i valori fondamentali per l'essere umano, è il nostro contributo poetico al
fatto che la storia non si ripete, e non è un passato ma è sempre presente.
Francesco di Assisi. - (Assisi ca. 1182 - ivi 1226).
Dopo una giovinezza spensierata e l'esperienza della guerra, Francesco di Assisi si spogliò di tutte le sue
ricchezze e dei suoi privilegi, rinunciando alla vita di mercante di stoffe pregiate cui era “predestinato” ed
avviato dal padre.
Si dedico ́invece incessantemente ad opere di carita ́ vivendo la povertà, la semplicità e l'umiltà al servizio
degli oppressi, dei poveri e degli ammalati, mettendo in pratica il Vangelo e celebrando il creato in tutte le
sue manifestazioni.
Fondò l'ordine dei frati minori, delle clarisse e del terzo ordine francescano.
Nel 1228, due anni dopo la sua morte, venne canonizzato da papa Gregorio IX.
Majakovskij Vladimir Vladimirovič. - (Bagdadi,1893 - Mosca 1930).
Poeta, autore drammatico e pittore russo
Nell'ambiente dell`accademia di pittura, scultura e architettura di Mosca crea insieme ad altri artisti
un'avanguardia del futurismo russo caratterizzata dall'abolizione delle barriere tra le diverse espressioni
artistiche e dalla idea guida di portare l'arte fuori dei salotti alla gente nelle fabbriche, nei bar, nelle officine e
nelle universita ́. Abbracciando la rivoluzione di Ottobre i futuristi hanno pubblicato diversi manifesti
rivendicando una “ rivoluzione di spirito” contro l'influenza della vecchia cultura. Alla rivendicazione di
quella rivoluzione ed alla necessita` di rinnovarla e difenderla da burocratizzazione e formalismo,
Majakowskij si e` attenuto per tutta la vita.
Nel 1930 il poeta russo si suicido`, canonizzato nel periodo stalinista, le sue opere furono pubblicate senza
censura solo alla fine degli anni 80.