La personale “Dall' Incudine al Pennello” dell'artista Giorgio Conterio, è stata organizzata dalla Pro Loco Altessano-Venaria Reale, nell'ambito dell'Arte e gli Artisti del Territorio, con il Patrocinio della città di Venaria Reale.
Da venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020, in mostra presso la Sala Espositiva Comunale di via Mensa 34, a Venaria Reale. Una inedita e prima esposizione dell'artista Giorgio Conterio, che si definisce un “Pittore autodidatta.”
Una mostra imperdibile con inaugurazione per sabato 18 ottobre alle ore 10,00.
Orari: venerdì dalle 15,00 alle 18,00. Sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00
Entrata libera.
Giorgio Conterio è stato uno dei fabbri più famosi di Torino negli anni ‘70. Prima di lui il padre Guido, che nella piccola officina di via Barbaroux gli insegnò tutti i trucchi per forgiare il ferro e lavorare con l'incudine e il martello.
Sono state tantissime le loro realizzazioni, come i primi chioschi di edicole a Torino, le bellissime cancellate in ferro battuto e la ristrutturazione della croce del più importante santuario della città, la storica Chiesa della Consolata.
Giorgio Conterio, figlio unico, nasce a Torino il 14 gennaio del 1936, studia come geometra e, nel tempo libero lo trascorre tra le sue prime passioni, il calcio e la bicicletta da corsa, divertendosi ed allenandosi con l'amico Giuseppe Cainero, gregario del famosissimo Fausto Coppi, e al “Cit” Nino Defilippis. Giorgio marcia molti chilometri, ma inizia anche la passione per la pittura, ed abbozzare i primi dipinti.
L'attività lavorativa e gli impegni lasciavano pochissimo tempo da dedicare alle sue passioni, così è stato per quaranta anni ad occuparsi solo del lavoro e alla gestione della sua officina posta, prima in via Galliari, e in seguito in via De Geneis, dove conobbe lo scultore Lucio Fontana, e poi in corso Regina Margherita.
Messi da parte incudine e martello, Conterio si trasferisce ad Andorno Micca, nella dimora dei genitori, in provincia di Biella, insieme alla moglie Alma, condivideranno l'amore per l'orto e per la buona cucina ed a riprendere le corse sulle due ruote, fin tanto che le gambe lo hanno accompagnato e sorretto. Parcheggiata la bici da corsa in garage, Giorgio, personaggio poliedrico, riprende a dipingere trasformando la tavernetta in un atelier con le sue tele sparse ovunque, sui muri, sui mobili e per terra.
L'estro e la passione non lo ferma più, dal momento in cui ha comprato le prime tele e i pennelli, diventando un pittore autodidatta. I soggetti delle sue pitture sono: momenti di vita vissuta, di gioie, di mare e montagne, che l'artista dipinge di getto, oppure si esercita nelle copie di autori famosi, curando sempre di più il suo stile.
La mostra organizzata a Venaria Reale, è la sua prima esposizione, per molto tempo non ha mai voluto mettere in mostra tutti i suoi lavori, nonostante la moglie lo spingesse a far ammirare i suoi dipinti ma, per questa occasione e solo grazie ai figli, Simona e Alberto, alcuni quadri usciranno dalla tavernetta di Andorno Micca, per far conoscere la sua più importante passione.