L'impianto della Ambienthesis di Orbassano (ex Servizi Industriali) non è ancora stato trasferito, nonostante l'impegno assunto da Regione Piemonte e Provincia di Torino il 23 settembre 2004, con la sottoscrizione dell'accordo di programma relativo alla costruzione dell'inceneritore del Gerbido. L'impianto, attivo dalla fine degli anni '70, si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti ambientali. L'azienda, come previsto dal punto 9 del Protocollo d'intesa, avrebbe dovuto essere trasferita in altra sede per contenere le ricadute ambientali sul territorio, prima della messa in funzione dell'inceneritore del Gerbido.
La ex Servizi Industriali continua però a operare, benché l'inceneritore sia ormai in funzione da quattro anni.
Per questo motivo il sindaco di Rivalta Mauro Marinari ha scritto nuovamente al Prefetto di Torino Renato Saccone, chiedendo un interessamento della Prefettura. Già nel febbraio 2013 e nel luglio 2014 l'Amministrazione comunale aveva presentato un esposto al Prefetto in merito al mancato rispetto degli impegni assunti, chiedendo di verificare i motivi dei mancati adempimenti, senza avere risposta.
«Ritengo che il mancato rispetto di un impegno sottoscritto con atto formale approvato nelle sedi istituzionali competenti costituisca una grave mancanza che è doveroso segnalare» scrive il sindaco Mauro Marinari.
Il territorio di Rivalta subisce anche le conseguenze di altre emergenze ambientali, provocate dalle aziende OMA e da Chimica Industriale, che richiedono costose bonifiche riconosciute urgenti e prioritarie dalla Regione Piemonte. L'attività di Ambienthesis incide così in maniera negativa sulla salubrità dell'ambiente: genera emissioni di ammoniaca che, unitamente all'inquinamento prodotto dal traffico veicolare, contribuiscono a un consistente peggioramento della qualità dell'aria.
«Il quadro complessivo di carico ambientale -fa notare ancora Mauro Marinari nella lettera al Prefetto- richiedeva la rilocalizzazione della Servizi Industriali, ma nulla è accaduto e nessun cenno di avvio di una soluzione è mai giunto».
L'azienda doveva essere trasferita fin dal dicembre del 1994, in vista della realizzazione del Centro Agroalimentare Torinese (CAAT). Poi, nel 2004, il Protocollo d'Intesa per la realizzazione dell'inceneritore del Gerbido ha ribadito l'impegno a far rispettare l'Accordo di programma stipulato con l'istituzione del CAAT. Sotto il profilo della tipologia di attività, infatti, pur non trattando rifiuti pericolosi, l'inceneritore era inteso come sostitutivo della Servizi Industriali.
La Regione Piemonte, non adempiendo all'obbligo di rilocalizzare l'impianto, rischia così di causare una concreta lesione del diritto alla salute di tutti i cittadini residenti nell'area interessata dalle ricadute ambientali dell'attività di Ambienthesis.