Nel 2020 la categoria rappresentata da U.N.O.E. ha subito danni molti ingenti: la sospensione con procrastinazione e, più frequentemente, annullamento di eventi pubblici e privati ha provocato perdite economiche di cui si sta ancora calcolando la dimensione esatta, comunque enormi e per cui, diversamente che in altri settori, non sono previsti rimborsi e risarcimenti, mentre l'improvviso e precipitoso calo di fatturato registrato dagli organizzatori di eventi ha ricadute negative anche nelle transazioni con i loro fornitori, diminuite in misura esponenziale.
Nel periodo cruciale dell'emergenza le attività del comparto sono state completamente interrotte e tra giugno e settembre sono riprese a rilento e solo parzialmente, mentre su di esse grava un forte aumento dei costi, incrementati per il necessario adeguamento di strutture e servizi alle normative sanitarie per il contenimento della propagazione del contagio.
« Proprio mentre cominciava a migliorare, la situazione è peggiorata per effetto delle restrizioni sancite nel DCPM del 18 ottobre, la cui formulazione pone problemi nell'interpretazione e, di conseguenza, nell'applicazione delle disposizioni - osserva il presidente dell'U.N.O.E., Alessandro Pollak - Il testo indica che fino al 13 novembre sono vietate le sagre e le fiere di comunità (quindi i suggestivi e tradizionali eventi che animano la vita sociale di borghi, paesi e quartieri cittadini) e specifica le condizioni per lo svolgimento di manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale e di cerimonie, perciò implicitamente esclude la sospensione delle molteplici e variegate iniziative svolte in mercati ambulanti, centri commerciali e negozi dove, con prassi ormai già consolidata e recepita dagli avventori come consuetudinaria, gli addetti alla sicurezza e gli operatori di settore garantiscono la corretta adozione di tutte le misure protettive e cautelative indicate dai protocolli sanitari. In ciascuna località e struttura l'attuazione della normativa nazionale è demandata alla discrezionalità dei singoli amministratori e gestori di spazi pubblici e locali aperti al pubblico, alcuni facilmente indotti a estendere il divieto del decreto a ogni tipologia di iniziativa e, così, a impedire anche lo svolgimento di attività commerciali che invece possono essere organizzate e di conseguenza dovrebbero venire autorizzate. Appellandosi alla sensibilità e alla disponibilità dei responsabili, U.N.O.E. chiede loro di ascoltare le istanze dei diretti interessati, gli organizzatori di eventi, e in merito alla questione non esitare a confrontarsi con i loro rappresentanti».
L'associazione di categoria U.N.O.E. - Unione Nazionale Organizzatori Eventi aggrega imprese e professionisti praticanti attività gestionali e promozionali per lo svolgimento di manifestazioni commerciali (fiere, mercati,…), culturali (esposizioni, festival, spettacoli,…), sociali (convegni, congressi, cerimonie,…) e sportive (gare, tornei,…).
SEDE : Roma - Palazzo Grazioli / via del Plebiscito, 102
referente territoriale PIEMONTE e provincia di Alessandria
NICOLETTA CARDILLO - comunicazione.unoe@gmail.com