
In attesa della sentenza del processo Eternit-bis, che la Corte d'Appello del Tribunale di Torino pronuncerà ad aprile, dalla GIORNATA DELLE DONNE il collettivo DONNE INSIEME in collaborazione con il gruppo praticante la settimanale MEZZ'ORA DI SILENZIO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA SOCIALE con l'AFEVA divulga informazioni biografiche sull'operaia inglese vittima dell'amianto e sulla donna emblematica della lotta di Casale Monferrato contro l'Eternit.
Romana Blasotti Pavesi, nata il 3 MARZO 1929 e mancata, 95enne, esattamente un secolo dopo Nellie Kershaw, deceduta il 14 MARZO 1924, alla ricorrenza dell'8 MARZO di dieci anni fa con l'ALBERO DI VALENTINA e altre associazioni cittadine aveva coinvolto donne e uomini a manifestare insieme e simbolicamente uniti da un filo rosso.
Nello stesso luogo dove si svolse questa iniziativa, piazza Mazzini di Casale Monferrato, sabato 15 MARZO prossimo si tiene il mensile appuntamento con il mercato de IL PANIERE e il presidio del collettivo DONNE INSIEME, che in collaborazione con AFeVA presenta una raccolta di documenti, fotografie e video che illustrano le figure dell'operaia inglese e dell'attivista italiana. La mostra in esposizione dalle 10:00 alle 19:00 nell'emblematica “cornice” verrà allestita utilizzando lo stesso filo rosso che nella GIORNATA DELLE DONNE di dieci anni fa “legava” i cittadini di Casale Monferrato a Romana Blasotti Pavesi.
La vitalità della pasionaria sarà testimoniata dai partecipanti alla commemorazione in svolgimento dalle 11:00, ciascuno condividendo i propri ricordi insieme agli altri e con i suoi amici e familiari, a cui i rappresentanti dell'AFEVA consegneranno i biglietti, le lettere e i telegrammi inviati da centinaia di persone di ogni parte del mondo nei giorni della sua scomparsa.
NELLIE KERSHAW ( 1891 - 14 MARZO 1924 ) e ROMANA BLASOTTI PAVESI ( 3 MARZO 1929 - 2024 )
La sofferenza e la morte nell'indigenza dell'operaia a cui due anni prima era stata diagnosticata e certificata l'asbestosi fece molto scalpore in Gran Bretagna, tanto che lo stato inglese prese subito provvedimenti. Negli anni '20 del XX secolo a imprenditori e assicurazioni del Regno Unito fu imposto di indennizzare i lavoratori “avvelenati” dalle particelle di amianto inalate nelle fabbriche e di prevenire l'intossicazione dei dipendenti installando negli impianti appositi impianti di aerazione.
Invece nell'Europa continentale la micidiale polvere letale continuava a propagarsi incessantemente all'interno di reparti e magazzini e intorno agli stabilimenti in cui si lavorava l'amianto, come nelle sedi del gruppo svizzero Eternit a Berlino e in molti paesi assoggettati al Terzo Reich e in Italia a Siracusa, a Bagnoli - NA, a Rubiera - RE e in Piemonte, a Cavagnolo - TO e a Casale Monferrato.
Inaugurato il 19 MARZO 1907, lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato produsse cemento-amianto fino al 1986. La Camera del Lavoro del comprensorio, dal 1979 impegnata in molteplici attività, anche azioni legali, per il riconoscimento delle malattie subite dai lavoratori e per la denuncia dei rischi ambientali, nel 1988 fondò l'Associazione Familiari Lavoratori Eternit Deceduti (AFLED) nel 1998 rinominata Associazione Familiari e Vittime Amianto (AFeVA), di cui fu eletta presidente la vedova di Mario Pavesi, un operaio dell'Eternit nel 1983 ucciso dal mesotelioma pleurico, il tumore provocato dall'amianto. In seguito la donna che per la sua tenacia fu soprannominata “pasionaria della lotta contro l'amianto, contro l'ingiustizia, contro il profitto ai danni dei più deboli” perse una sorella, un nipote, una cugina e sua figlia a causa della malattia che aggrediva le persone di cui era la portavoce.
Il verdetto che la Corte d'Appello del Tribunale di Torino pronuncerà ad aprile concluderà il processo giudiziario in cui il famigerato “filantropo” Stephan Schmidheiny è accusato dell'omicidio volontario (con dolo eventuale) di 392 persone uccise dall'amianto che si propagava nello e dallo stabilimento Eternit di Casale Monferrato, di cui dal 1976 al 1986 era il gestore, amministratore e responsabile.
Ad aprile si conclude anche la prima fase di ECOGIUSTIZIA SUBITO ! IN NOME DEL POPOLO INQUINATO, la campagna promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, AZIONE CATTOLICA, LEGAMBIENTE e LIBERA e il cui percorso a “tappe” in 7 località italiane è iniziato il 27 NOVEMBRE 2024 da Casale Monferrato, città-simbolo della lotta contro le ingiustizie ambientali perché la sua popolazione è impegnata nella class action contro l'Eternit da decenni e la bonifica del SIN (Sito di Interesse Nazionale) monferrino la coinvolge insieme a 47 comuni limitrofi, cittadine i cui abitanti sono aggrediti dal mesotelioma provocato dall'inalazione della micidiale polvere letale per 80 anni incessantemente diffusa, oltre che in reparti, magazzini e uffici dello stabilimento, anche nei suoi dintorni.
IN ALLEGATO : comunicato stampa e infografica
CARTELLA STAMPA ONLINE
> https://drive.google.com/drive/folders/1CPOUrN8gfK4HR4m3rvHhSi-ztHkIKr5r?usp=sharing
- comunicato stampa in file WORD e PDF
- infografica illustrativa dell'evento in programma
- ritratti di Nellie Kershaw e Romana Blasotti Pavesi
- fotografie dell'iniziativa FILO ROSSO svolta nel 2015