«È stata una vera emozione scoprire che il disegno del Morbelli che andrà in prestito a un’importante mostra milanese, racchiudesse sotto la cornice una parte nascosta». A raccontare la scoperta è l’assessore alla Cultura Giuliana Romano Bussola, che nei giorni scorsi ha voluto assistere di persona allo smontaggio dalla cornice del disegno Scia chi… fastidi! (conosciuto anche come Il bottone) di Angelo Morbelli: «Una volta tolta la cornice – racconta - si è scoperto che la superficie disegnata dell’opera è più ampia rispetto alla parte normalmente visibile poiché i due bordi laterali del disegno erano stati ripiegati sul retro». Il disegno, firmato e datato 1907, è stato realizzato su carta con gessetto bianco e carboncino (misure mm 860 x 720) e raffigura un uomo anziano, con pipa e cappello, in attesa che l'anziana donna intenta a cucirgli un bottone finisca il suo lavoro. Proprio la particolarità del soggetto e la bellezza dell’opera ha portato la Regione Lombardia a richiederla per la mostra La vita condivisa. I gesti della famiglia nelle immagini dell'arte che si terrà nella Galleria del Credito Valtellinese del Palazzo delle Stelline di Milano, dal 15 maggio al 1° luglio 2012.
Per tale occasione Il bottone, dato in deposito al Museo Civico di Casale Monferrato dal proprietario Roberto Morbelli e normalmente esposto nella sala dell'Ottocento dal 1995, è stato sottoposto a un intervento di manutenzione conservativa realizzato da Viviana Goggi e Elisabetta Oggero del laboratorio Soseishi di Torino. Le restauratrici hanno provveduto a pulire la superficie e il retro dell'opera, a rinforzare con polpa di cellulosa e tilose la fessura provocata, sulla parte inferiore a destra, da un vecchio strappo della carta e si sono abbassate ad acquerello alcune piccole macchie della carta. Con un sottile velo di carta giapponese si sono poi rinforzati i margini del disegno. «Grazie a questo intervento – ha concluso l’assessore Romano Bussola – i visitatori della mostra milanese e, in seguito, quelli del nostro Museo Civico, potranno vedere l’opera di Angelo Morbelli in tutta la sua bellezza».