
Bra aderisce alla manifestazione indetta dall'Anci il prossimo 24 maggio per protestare contro i tagli ai bilanci degli enti locali. In una lettera indirizzata al prefetto di Cuneo, ai diversi sindaci della Granda e al presidente dell'Anci, Domenico Del Rio, il sindaco della città della Zizzola, Bruna Sibille, ha voluto sottolineare come “già in passato ebbi a sottolineare nell'ambito delicatissimo dei servizi assistenziali, come i Comuni sono stati i soggetti che più di altri hanno dimostrato in questi anni un fattivo impegno per garantire la coesione sociale necessaria a superare un momento di forti sacrifici. Alla luce però degli ulteriori ostacoli che continuamente e incessantemente vengono frapposti nella realizzazione delle ordinarie attività amministrative, non sono più certa che ciò possa ancora poggiare sul sostegno delle comunità locali e dei suoi rappresentanti, noi sì, democraticamente scelti dagli elettori”. La prima cittadina ha voluto centrare la propria analisi su due aspetti, l'introduzione dell'Imu, perchè “quanto meno formalmente, l'Imu è un'imposta municipale, e i Comuni sono chiamati a rispondere alle giuste esigenze di informazione da parte dei cittadini contribuenti, del sistema delle imprese, dei professionisti, dei centri di assistenza fiscale. Ciò quando, nella realtà, le nostre amministrazioni comunali sono chiamate ad un mero ruolo di esattore, per un'imposta che rimarrà formalmente nelle nostre casse per l'intero importo per ciò che concerne la tassazione della prima casa ma con una conseguente decurtazione del fondo di riequilibrio, vale a dire dei trasferimenti statali. Decurtazione praticamente corrispettiva all'Imu prima casa. Per quanto riguarda la seconda casa, la cosiddetta Imu secondaria, faremo a metà con lo Stato, con un introito del solo cinquanta per cento del gettito”.
Sul rispetto del patto di stabilità, poi, Bruna Sibille ha voluto rimarcare come “è oramai noto che le stringenti norme del patto hanno determinato una situazione di paralisi negli investimenti degli enti locali, un deciso stop al turn over del personale e un rallentamento nei pagamenti, quest'ultimo evento per il rispetto anche dei vincoli di cassa imposti dalla medesima normativa. In un momento di forte stagnazione economica, ciò significa deprimere ancor più l'economia”. In allegato il comunicato stampa completo