
Il settimo e ultimo incontro, che chiuderà il ventesimo anno d'attività della “Scuola di pace” di Bra, è in programma lunedì 28 maggio 2012. Alle ore 21, presso il Centro polifunzionale culturale “Giovanni Arpino” di largo Resistenza, interverranno il magistrato Paolo Borgna e e il presidente dell'associazione Apice (Associazione per l’incontro delle culture in Europa) Franco Chittolina, in una serata dal titolo “Clandestinità: errori di destra e di sinistra”. Saranno le piccole storie che fanno capire come sta volgendo la storia, piccole storie di cittadini stranieri (la badante, lo schiavista di baby pusher, il giardiniere irregolare, la ragazza sfruttata) quelle che Paolo Borgna racconta. “Attraverso di loro si capisce perché l'Italia non ha saputo inviare, a partire dai primi anni '90 il messaggio preciso di cui c'era bisogno: "vogliamo essere un Paese d'accoglienza e allo stesso tempo garantire che l'immigrazione non provochi il degrado dei diritti, delle regole, dei servizi sociali della nostra comunità. Promuoveremo la massima espansione dei diritti a chi cerca in Italia nuove opportunità di crescita, di lavoro e di speranze per sé e i propri figli. Affinchè ciò sia possibile, saremo intransigenti contro la criminalità: che è il primo nemico dell'immigrazione e dell'interazione tra culture diverse. La nostra politica e il nostro sistema giudiziario non sono state all'altezza di questa sfida”. Così si legge nella prefazione di “ Clandestinità: errori di destra e di sinistra”, il libro che Borgna ha edito per Laterza, con una domanda che soggiace “Siamo ancora in tempo a rimediare?”. Paolo Borgna è magistrato a Torino dal 1981. Tra il 2001 e il 2003 ha lavorato a Bruxelles, come esperto di criminalità transfrontaliera, al Patto di stabilità per il Sud Est Europa. Attualmente è procuratore aggiunto nel capoluogo piemontese e coordina il gruppo di lavoro Sicurezza urbana. Per anni si è occupato di tratta degli esseri umani. Franco Chittolina, dopo gli studi universitari in Belgio e attività di pedagogia popolare nel mondo dell'immigrazione in Europa e un'esperienza nel dipartimento internazionale della Cisl a Roma, ha lavorato dal 1982 a Bruxelles, prima al Consiglio dei ministri Ue e poi nella Commissione europea come responsabile del "Dialogo con la società civile". Rientrato in Italia, ha proseguito nel suo impegno europeo con attività di animazione culturale con le scuole, le organizzazioni del mondo del lavoro e i movimenti della società civile, privilegiando sul tema complesso e mutevole dell'Ue un approccio di alfabetizzazione. Commenta i temi dell'attualità europea su “La Guida” e altri organi di stampa, oltre che sul sito dell'Associazione per l'incontro delle culture in Europa (Apice), di cui è presidente dal 2005. Dal 2006 è responsabile del Centro studi della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. L'ingresso è libero.