Il Comune di Alba partecipa alla costruzione della tomba di Placido Rizzotto, ucciso a 34 anni dalla mafia il 10 marzo del 1948 per il suo impegno in difesa dei contadini e dei braccianti della sua terra vessati dall’arroganza delle cosche e dei grandi latifondisti. Una mattonella con la scritta “Città di Alba Medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza” farà parte della tomba del sindacalista siciliano nel cimitero di Corleone, in provincia di Palermo. Il laterizio in terracotta è stato elaborato dagli studenti del Liceo artistico “Pinot Gallizio” e consegnato al sindaco Maurizio Marello e al presidente del Consiglio comunale Sebastiano Cavalli da due insegnanti dell’Istituto albese durante la seduta del Consiglio di mercoledì 30 maggio. Il sindaco ha ringraziato dicendo: “Questa mattonella è stata realizzata dai nostri ragazzi. Li ringrazio per aver scelto di collegare la vicenda di Placido Rizzotto alla Resistenza. È sempre una lotta per il vivere civile. Ringrazio anche il consigliere Fabio Tripaldi che si è fatto portavoce di questa iniziativa”. Dopo tantissimi anni, il corpo del sindacalista ha solo ora degna sepoltura. I resti sono stati trovati nel 2009 nelle foibe di Rocca Busambra nei pressi di Corleone. Tuttavia, la conferma ufficiale è del marzo scorso dopo l’esame del Dna confermante dopo 64 anni l’identificazione. Il 24 maggio scorso a Corleone si sono svolti i funerali di Stato, alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano che ha consegnato alla sorella di Rizzotto la medaglia d'oro al merito civile.