home piemontepress perche' aderire promotori testate la forza contatti
LoginRegistrati
Home Karon Home
karon
karon




 
ARTE E CULTURA - MOSTRE Precedente  Successivo
 
07/11/2012Arte per voi
 
Personale di Daniela MASERA alla galleria "Arte per Voi" di Avigliana.
 
DI FIABA IN FIABA
 
Nelle opere di Daniela MASERA una personalissima interpretazione del mondo delle fiabe.
 


Comunicato stampa


Titolo mostra: “Di fiaba in fiaba”
Tipologia: Dipinti
Artista: Daniela MASERA
Luogo: Galleria “Arte per Voi”
Piazza Conte Rosso, 1 – 10051 Avigliana (TO)
Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” - Avigliana (TO)
Patrocinio: Città di Avigliana
Vernissage: sabato 17 novembre 2012 alle ore 16,00
Durata: dal 17 novembre al 16 dicembre 2012
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00
A cura di: Luigi Castagna e-mail: lcastagna@artepervoi.it
Paolo Nesta e-mail: paolnest@tin.it
Presentazione di: Paolo Nesta
Sito web: http://www.artepervoi.it/


Di fiaba in fiaba

La lettura delle fiabe non è cosa da prendere a cuor leggiero. E peggio ancora, se ci si vuole districare dal ginepraio della loro comprensione.
Non manca la pluralità delle loro versioni, che in qualche caso toccano le quattrocento pagine. Veri e propri romanzi! E poi, i saggi critici, gli studi pertinenti ormai ad una tradizione secolare, insomma un vero e proprio sapere, degno di una specifica ermeneutica.
E allora, cosa ti combina Daniela Masera? Per cercare di penetrarne il mistero, con le sue composizioni “astratte”, sembra voler complicare ancora di più la faccenda. Utilizza forme elementari, nella loro essenzialità geometrica, per combinarle tra loro e all'interno o congiuntamente a sintetiche trame, che hanno l'impatto di richiami vegetali e che perciò assumono il valore di citazioni e di rimandi naturalistici e, insieme, di schematismi astratteggianti, “in odore” di memorie gestaltiste, tra nozioni di psicologia della percezione e attuali strategie della comunicazione visiva. Non senza una soffusa vena di volontà parodistica, affidata a quelle masse materiche di pigmento, che paiono aggirare, se non deliberatamente azzerare ogni seria memoria colta. E allora? Proviamo a dipanare il bandolo, scegliendo tra alcune delle sue composizioni, per tentare di entrare nel loro segreto percorso.
Cappuccetto rosso, ad esempio, suggerisce un percorso percettivo che ci conduce non immediatamente al triangolo rosso – il cappuccetto – che appare dominato da una forma di cerchio nero, quasi compiuto, incombente e pervasivo, ma, si badi bene, comunque incompleto. A sinistra sono distribuite forme che alludono al bosco e al percorso che si inoltra nel suo interno, una sorta di labirinto. E, per ora, fermiamoci qui.
I tre porcellini. Qui compaiono tre dischi rosati – appunto i tre porcellini – integri nella loro forma geometrica compiuta, quasi ad alludere alla lieta conclusione della fiaba, e altrettanti quadrati grigi e bianchi – le loro case – su cui incombe il cerchio nero – e, si badi altrettanto bene, anch'esso incompleto, certo minaccioso, ma altrettanto frustrato nelle sue voglie di sazietà, con la sua “bocca” aperta verso il basso, proprio come per il lupo, già in Cappuccetto rosso. Qui, da sinistra, compare un intrico di vortici, che si spiana e tende ad azzerarsi a destra – come già nell'immagine di Cappuccetto rosso - percettivamente guidato dal nastro orizzontale, in basso, nel vuoto compositivo occupato dalla scritta, cui è demandata l'identificazione della fiaba.
Il modulo compositivo adottato non è poi distante nemmeno da Biancaneve e i sette nani, con la scena dominata al centro in alto, ancora una volta, da quel macabro cerchio nero, per altro ancora incompleto – e ormai sappiamo perché -ma altrettanto aggressivo e crudamente fagocitante, nelle intenzioni e nella voluttà di morte che imperversa nel cuore della matrigna, frustrata, però, dal diverso esito della fiaba. Qui, se la sequenza verticale dei sette triangoli rosa rimanda ovviamente ai sette nani, a destra e accanto a quelle barre verticali che alludono ancora una volta al bosco - e al tragitto narrativo del racconto – come si è già detto, suggerito dal cordone orizzontale sottostante – compaiono altre forme geometriche elementari.
Forme non estranee ad altri “racconti” e personaggi in mostra, anch'esse ne completano la “logica”, contribuiscono, come ingredienti complementari, al senso e alla direzione verso cui si indirizza il tragitto della fiaba, fino al suo compimento. Fatta salva, ovviamente, ogni altra interpretazione.

Paolo Nesta
Avigliana, ottobre 2012
 

Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5
Allegato 6
Allegato 7

ISCRIVITI

LAVORA CON NOI

LOGIN



agenda eventi

02
ottobre
tasto
tasto
karon

Facebook Google RSS



img
Iscriviti alla newsletter per ricevere settimanalmente la segnalazione degli eventi nelle provincie di tuo interesse

   

Cerca i comuni delle province del Piemonte
   

Cerca le biblioteche del Piemonte
   

PiemontePress ti consiglia


Spread Firefox Affiliate Button Adobe Acrobat Reader

ricerca comunicati

Titolo
Testo
Promotore
Argomento
Provincia
Comune
Data inizio
Data fine
   

 

 

 


Cerca le cantine del Piemonte
   

MEDIA PARTNER

rete biella La Gazzetta del Canavese
L'Eco del Chisone L'Eco Mese
Primaradio Radio Juke Box
Telemonterosa Radio Valle Belbo
La Pancalera

 

© Karon srl

Home

Contatti

Login