Cinquanta anni dopo, insieme a Tullio De Mauro, riprendiamo quel microfono per capire il costume e le contraddizioni di un paese eternamente in bilico tra passato e futuro.
Regia Antonio Damasco
Con Antonio Damasco, Valentina Padovan
Aiuto Regia Valentina Padovan
Progetto musicale in collaborazione con
Massimo Bubola
Interventi video e commenti di Tullio De Mauro
Alla prima interverrà Massimo Bubola.
Il soggetto che ci ispirò fu “Comizi d'Amore”, film documentario diretto nel 1965 da Pier Paolo Pasolini.
Nel 1963 Pier Paolo Pasolini e il produttore Alfredo Bini devono girare l'Italia per trovare location e volti per il nuovo film del regista friulano: il Vangelo secondo Matteo. Pasolini da un po' di tempo ha un chiodo fisso: conoscere le opinioni degli italiani sulla sessualità, l'amore e il buon costume e vedere come sia cambiata negli ultimi anni la morale del suo paese.
Si stabilisce quindi di unire le due cose e Pasolini entra in campo, microfono alla mano, per parlare con gli italiani di "invertiti", di "prima volta", di "prostitute" e di "divorzio".
Ne esce un ritratto del paese contraddittorio, uno spaccato di un'Italia a varie velocità, un quadro sconcertante che alterna aperture fintamente disinvolte e rigidità ancestrali .
Oggi, quasi cinquant'anni dopo, come sono cambiate le opinioni in merito degli stessi italiani intervistati dal Poeta?
Come si rapportano con l'Amore i figli, i nipoti di coloro che furono intervistati allora? Quanto è grande il bisogno d'Amore? Con quali nuovi mezzi ci si affanna per trovare Amore? E soprattutto, oggi quali sono le domande che possono risultare scandalose, imbarazzanti? L'amore omosessuale, le coppie miste? La diversità?...o le domande più spinose non saranno forse relative alle nostre dichiarazioni dei redditi?
Il nostro viaggio parte da qui.
Con noi in questo viaggio c'è anche il Professor Tullio De Mauro per ripensare alle domande che oggi caratterizzerebbero una nuova ricerca; e la collaborazione su alcune scelte musicali di Massimo Bubola, autore che ha composto testi per alcune tra le voci più conosciute della canzone italiana, da Fabrizio De Andrè a Fiorella Mannoia e altri.
L'idea di performance è quella di creare una situazione di convivialità che possa, attraverso momenti di poesia e comicità, ripercorrere un viaggio da Torino a Palermo e ritorno passando nei piccoli teatri dei comuni d'Italia. Il tema che affrontiamo è il più frequentato, Dante, Ariosto, ma anche Twitter, Facebook ed i social network della rete.
Il progetto di messa in scena ha un impianto semplice, che privilegia il contatto con il pubblico, dove la narrazione, la musica sono al centro dell'idea di “amore”, analizzando i suoi cambiamenti e punti di contatto geografici.
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