La scorsa notte, tra il 4-5 dicembre, un gruppo di militanti di Gioventù Italiana Torino ha esposto sulla cancellata dell'ex stabilimento Thyssenkrupp, in Corso Regina Margherita, uno striscione con scritto "2007 - 2012: IL LAVORO E' ANCORA UN DIRITTO!" per ricordare i sette operai che che 5 anni fa morirono in un incendio scoppiato all'interno dello stabilimento mentre lavoravano. Sono passati 5 anni da quella tragica notte e, per quanto il lavoro sia un sacro santo diritto di ogni uomo, esso da allora in Italia ha subito dei soprusi imperdonabili, dalla Thyssenkrupp fino all'Ilva di Taranto passando per i casi della Fiat di Pomigliano e Mirafiori e dell'Indesit sempre a Torino.
La cosa ancora più sconcertante, e che per molti versi fa rabbia, è il fatto che oggi qualcuno abbia il coraggio di dire che "il lavoro non è un diritto" e che pretendere certe tutele e certe garanzie significa essere choosy, al punto da attuare una "Riforma dell'articolo 18" che smantella ogni garanzia e ogni tutela verso i lavoratori solo per compiacere i mercati, le banche e gli speculatori che ci stanno uccidendo....ogni riferimento al ministro (incompe)tecnico Elsa Fornero è puramente voluto!
Noi non ci stiamo! Il lavoro, oltre ad essere un diritto e ad essere l'unica vera medicina per la crisi, è la più grande attività nobile che favorisce elevazione dell'uomo, è la pietra miliare per la prosperità e la crescita di ogni civilità. Al contrario, una civiltà condannata a vivere nello sfruttamento, nella disoccupazione e nella precarietà è solamente destinata a morire...e i risultati non stanno tardando a vedersi!
GIOVENTU' ITALIANA CON LA DESTRA TORINO
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