Torino, lì 08-03-2013 – Scandalo Monte dei Paschi di Siena, indagini in corso, continue novità e colpi di scena sul caso che accende le cronache economiche italiane di questi giorni. L'ennesimo in Italia, che scatena le paure e le ansie di consumatori onesti, cittadini e lavoratori, giustamente preoccupati per le sorti dei propri risparmi.
In questi giorni i centralini dei comitati piemontesi dell'Unione Nazionale Consumatori, Presidente Regionale della nota e più antica associazione consumeristica italiana nata nel 1955, sono stati letteralmente presi d'assalto da gente che desiderava, anche via mail, avere informazioni più dettagliate sul fenomeno in atto. “Lo scorso anno ci siamo occupati analogamente del caso di Banca MB, rassicurando i consumatori italiani”, ricorda l'avvocato Polliotto. “L'Italia possiede storicamente un tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese, che per natura e definizione necessitano di rapporti decisamente più collaborativi e umanizzati con le banche di territorio, che al contrario delle grandi godono di buona salute, in quanto molto più presenti e partecipative nella vita e alle necessità di aziende e famiglie, per via di un contatto diretto che in sé esprime tutto il suo valore e l'elevato potenziale del servizio offerto”, conclude Patrizia Polliotto, professionista del diritto bancario e societario e membro del CDG della Compagnia di San Paolo, oltre che dei Cda di Biancamano Spa (società quotata nel segmento sta di Piazza Affari), F.S.U. (Capogruppo di Iren Spa).
L'avvocato Polliotto ha chiesto sul tema l'intervento di una voce autorevole e di primo piano quale quella del Rag. Giovanni Cappa, Presidente della Banca Alpi Marittime di Carrù (CN), tra le realtà di territorio più importanti e consolidate del Nord Ovest, con svariate sedi nel Basso Piemonte e in Liguria.
“Nel mondo delle banche di territorio ove spiccano gli istituti di credito cooperativo non è possibile per norme statutarie e regolamentari interne cadere nella tentazione di costruire contratti finanziari poco chiari quali i derivati”, spiega il Presidente. “Tutti i nostri collaboratori sono continuamente e sistematicamente a diretto contatto con il cliente evitando quindi, a dispetto delle grandi banche, la possibilità di perdere ogni riferimento all'interno della banca stessa, eliminando il rischio di un'ovvia confusione e un servizio distaccato. Siamo una banca che in termini di solidità può esprimere il seguente dato: abbiamo complessivamente raccolto un miliardo e mezzo di euro al 31 dicembre 2012, con una raccolta diretta di un miliardo e 100 milioni di cui impieghiamo a favore della clientela tra l'83% e il 90%”, conclude il Rag. Giovanni Cappa.