Fantasie notturne di Dario Cucco, Bruno Furnari, Massimiliano Giacometti, Claudio Vittone
con Clown Dado
Patrizia Alciati, Alessandra Camerani, Giuseppe Caradonna, Valentina Cardinali, Renato Cavallero, Sarah Cinardo, Silvia Del Lungo, Amadou Dieng, Francesca Giacometti, Miriam Lorefice, Silvana Trallo
e con l'amichevole partecipazione di Manuela Del Piano, Enza Fantini, Bruno Pantano
scritto e diretto da Massimiliano Giacometti
scenografia Yasmin Pochat
costumi Roberta Vacchetta
disegno luci Nicola Rosboch
atmosfere musicali Renato Ravarino
organizzazione e assistente regia Sara Buono – Stefania De Biasi
“La Lucidità della Bilancia”, titolo di fantasia a cui ognuno può dare l'interpretazione desiderata, è un gioco di parole, è emozione, poesia, è incantesimo che avvolge in tenerissime spire grandi e piccini, alternando momenti comici ad attimi di struggente malinconia e dolcezza. È una performance in cui sogno, realtà e fantasia coinvolgono costantemente lo spettatore.
Troveremo un incontro fantastico, sognato e desiderato. L'incontro del clown Augusto e il dialogo impossibile con un grande Maestro. Il Maestro per antonomasia che con i sogni e la fantasia ci ha giocato e ha fatto sognare ognuno di noi, a modo nostro, in tutti i suoi film: Federico Fellini. Il Maestro che il clown magicamente ritrova e a cui chiede il perché della morte e del funerale del clown nel suo film “Il clown”. Augusto (Clown) non si sente affatto morto e vuole continuare a vivere attraverso i sogni. Ogni notte, galoppando nelle menti di noi adulti per farci ritrovare la fantasia spensierata dell'infanzia, per farci dimenticare per qualche attimo il disagio che ci circonda. “La Lucidità della Bilancia” sarà un appassionato tributo a questo incontro. Un incontro che regalerà al pubblico l'estasi della favola, tornare bambini e sentirsi parte importante di una magia. Sarà un viaggio per immagini dei nostri sogni: sulla vita, sull'amore, sulla pace, sulla paura, sull'allegria, sulla differenza, sulla felicità, sulla melanconia, sulla nostra memoria e sulla poesia. Quella poesia che in ognuno di noi vive, sfiorando le corde sottili del nostro cuore, facendoci sorridere e sognare, per affermare che il clown è dentro di noi, vivo ed è indispensabile oggi più che mai farlo rivivere.
Ho un sogno, un solo sogno, continuare a sognare. Sognare la libertà, sognare la giustizia, sognare l'uguaglianza e magari non avere il bisogno di sognare... C. Chaplin